MESSINA. A poche ore dal confronto fiume in aula di stamani, durante il quale si deciderà il futuro prossimo di Messina, il consigliere comunale del Pd Gaetano Gennaro interviene sulla situazione critica che sta vivendo la città prendendo le distanze dagli interventi “lacrime e sangue” previsti dal “Salva Messina” e soprattutto dal sindaco Cateno De Luca, accusato di esasperare gli animi dei cittadini, di alimentare la tensione sociale e di utilizzare le dimissioni come mezzo di ricatto politico per ottenere ciò che vuole.
«I problemi della città di Messina – spiega Gennaro – sono molto gravi e noti a tutti da tempo. Gran parte degli stessi sono frutto di anni di cattiva gestione amministrativa e di una forma diffusa di irresponsabilità politica. Oggi non è affatto facile trovare le risposte più giuste in tempi rapidi per evitare il tracollo del Comune. Certamente la soluzione non può essere quella di privatizzare i servizi, di tagliare i costi a discapito dei cittadini o peggio di licenziare i lavoratori che operano nei vari settori dell’amministrazione comunale. Quello che vive oggi la città è un momento storico molto delicato che va affrontato con maggiore senso di responsabilità rispetto al solito, senza alzare i toni dello scontro politico o peggio senza esasperare gli animi dei cittadini messinesi».
«Purtroppo – prosegue il consigliere – chi dovrebbe mostrare il più alto senso del dovere nei confronti della città continuare a fare l’esatto contrario. È inaccettabile che il Sindaco insulti pesantemente tutti coloro che non la pensano come lui e creda di affrontare i problemi della città utilizzando le dimissioni come mezzo di ricatto politico per ottenere ciò che vuole. Tale modo di fare alimenta la tensione sociale senza portare nessun risultato utile alla città. Per salvare Messina c’è bisogno di coesione sociale, di chiarezza degli obiettivi, di condivisione dei percorsi e di una forte stabilità politica. La città ha la necessità di essere guidata in una direzione ben diversa rispetto a quella scelta da De Luca fin dal primo giorno della sua elezione».
