MESSINA. Aria di ridimensionamento, con il rischio di riduzione del 30% delle linee dopo Ferragosto. È quanto emerso dal primo confronto fra Filt Cgil, Fit Cisl e  Uiltrasporti con il nuovo Presidente ed i consiglieri del Cda di Atm per espletare le procedure di sciopero avanzate dal sindacato confederale. Al centro del confronto, l’allarme sulla situazione finanziaria della società trasporti lanciato dal sindaco Cateno De Luca, che ha parlato di un debito ammontante a circa 70 milioni di euro. In merito, spiegano i sindacati,  “occorre una relazione dettagliata da portare in consiglio, ma chiediamo che sia una società terza di revisione indicata da Astra a controllare e certificare la situazione economica dell’azienda. Visti i dubbi avanzati dal sindaco – si legge in una nota – ci chiediamo quale sia stato il ruolo dei sindaci revisori in tutti questi anni e se abbiano svolto adeguatamente il ruolo di controllo richiesto e reputiamo opportuno chiederne le dimissioni”.

Nel corso dell’incontro si è discusso anche della situazione lavorativa, con la conferma dei tagli ad alcuni servizi e la sospensione dell’impiego degli autisti interinali, anche se entrambi vengono definiti dall’azienda “provvedimenti temporanei”.  “Con senso di responsabilità – spiegano le sigle sindacali – possiamo attendere una breve fase di assestamento, così come richiesto dal Cda, ma entro il 15 settembre occorre avere la situazione chiara di cosa si vuol fare del servizio di trasporto cittadino e chiediamo una relazione dettagliata delle criticità finanziarie che sono state rilevate in questi giorni. È chiaro a tutti che non si può pensare di fare balzi nel recente passato quando un servizio pubblico efficiente era diventata una chimera e su questo il Cda ha dato ampie garanzie. Servono più autisti, un piano industriale che garantisca un servizio efficiente all’utenza  e solidità economica per azienda e lavoratori”.

Per il Presidente Campagna, resta ferma la necessità di ridurre temporaneamente l’offerta all’utenza per il restante periodo estivo per poi avere un quadro completo degli interventi da porre in essere prima dell’avvio del piano di esercizio invernale, il prossimo 15 settembre, quando al rientro delle scuole occorrerà la piena attività di tutti i mezzi necessari.

“Restiamo contrari ad ogni riduzione di bus o tram e vigileremo perché ogni razionalizzazione dell’offerta, seppur temporanea, non provochi danno all’utenza”, commentano Enzo Sgró, Massimiliano Parisi, Letterio D’Amico, Sebastiano Bonafede,  Michele Barresi e Paolo Frigione, segretari delle federazioni trasporti. “Ricordiamo – proseguono – che vige un contratto di servizio in proroga sottoscritto tra Comune e Atm e votato dal consiglio comunale che obbliga determinati standard quantitativi e qualitativi e sottopone l’ATM a forti penali in caso di minori servizi offerti.  Con la sola riduzione di chilometri tra il 10 e 15 %, l’Atm perderebbe in penali circa 250.000 euro per non parlare di altri 600/800.000 euro per minori contributi regionali”.

Da settimane, intanto, il volume di lavoro straordinario è altissimo e continua a lievitare: solo oggi, nonostante  oltre 165 ore di lavoro straordinario programmato, ci sono stati ben 27 sono i turni di servizio soppressi, con 57 autisti in meno rispetto al programma di esercizio, una cifra che lievita giorno dopo giorno. La parola d’ordine per i sindacati confederali è “garanzia del servizio pubblico” e al tempo stesso la salvaguardia dei lavoratori. “Condividiamo – spiegano – che debba essere chiusa la fase con la società Temporary ed  essere valutate le condizioni legali del bando vinto dalla Tempor per non incorrere in ricorsi con ulteriore danno alle casse di Atm. È stato condiviso che occorrono autisti per garantire a settembre l’offerta prevista che non deve discostarsi da quella del 2017 . Siamo d’accordo con una nuova riorganizzazione interna e apprezziamo la precisazione del Presidente Campagna sulle false notizie circolate circa la presenza di numeroso personale  ‘imboscato’ , rappresentazione  questa che nuoce all’immagine di una intera categoria di lavoratori. Possono avviarsi fasi di riqualificazione interna e migliorie organizzative e siamo d’accordo a possibili mobilità dal comune, ma serviranno conti alla mano, certamente  nuovi apporti, pertanto fino a quando non ci sarà il via libera per  un bando pubblico che faccia uscire dalla precarietà, si è condiviso che sarà valutata in base alle esigenze che saranno quantificate in funzione del piano esercizio di settembre l’impiego di unità reclutate dalla società Tempor con il bando espletato salvaguardando le professionalità già operanti”.

I sindacato hanno chiesto inoltre al nuovo Cda delle garanzie in merito al contratto integrativo dei 500 dipendenti Atm incardinato sui volumi di produzione previsti dalla vecchia gestione: “Allorquando saranno modificati, questo deve essere congelato, garantendo il reddito attuale dei dipendenti per evitare che siano tutti i lavoratori incolpevoli a pagare domani le conseguenze di obiettivi non raggiunti per situazioni contingenti non ad essi addebitabili”.

In merito alle critiche condizioni finanziarie lamentate dal Cda, infine,  il sindacato confederale ha chiesto formalmente di avere a breve una relazione dettagliata che faccia chiarezza sui bilanci 2014-15-16 che sono stati regolarmente approvati dai sindaci revisori, facendo distinzione tra monte debitorio in capo al comune e i crediti e debiti in capo ad Atm, “al fine di mettere al sicuro l’azienda da possibili tentativi di nuove liquidazioni che intravediamo dietro l’angolo”, concludono i sindacalisti,  che manterranno lo stato di agitazione in essere in attesa del prossimo incontro fissato per il 4 settembre.

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Alessia
Alessia
10 Agosto 2018 18:31

E vuole fare il tram volante. Nel frattempo utilizzeremo gli autobus. Se queste sono le premesse allora tutti a piedi