MESSINA. Dopo la “sfuriata” del candidato a sindaco del mocimento 5 Stelle Gaetano Sciacca di due giorni fa, contro Cateno De Luca ed Art.1, arrivano le repliche.

Per i sostenitori dell’ex sindaco di Fiumedinisi il ruolo di avvocato difensore tocca a Roberto Cerreti, del MLI, che in un comunicato dai toni invero pacati spiega che “al di là di ogni polemica o sacrosanta replica tra i diversi candidati, in un periodo rovente di campagna elettorale, alcuno ha il diritto di offendere o calunniare cittadini e sostenitori di un candidato a sindaco definiti “sprovveduti”, “ingenui” ed alla stregua di “squadriglie fasciste pronte a vomitare odio” in difesa del “padrone”, come intere comunità, Fiumedinisi e Santa Teresa definite invece quali “pianerottoli di casa sua”  dal candidato neo pentastellato Sciacca”.

“Premetto che questa non vuole e non è una difesa d’ufficio in favore di De Luca – chiarisce Cerreti -, candidato sostenuto dal Movimento Liberi Insieme ampiamente in grado di auto tutelarsi, ma non si può accettare che i toni di questa competizione elettorale scadano a tal punto, dal riflettersi con tale ed immotivata violenza su tante persone perbene, tanti candidati, tante famiglie e  tanti giovani che, come noi, “non ingenuamente ma convintamente”, hanno deciso di appoggiare nella sua esperienza elettorale l’ex Sindaco di Fiumedinisi e SantaTeresa di Riva, stupendi comuni della nostra provincia che ritengo non meritino di essere paragonati al pianerottolo della casa di chicchessia”.

“Invito Sciacca, che ho potuto apprezzare da capogruppo provinciale del Movimento per l’Autonomia per la disponibilità nelle Sue funzioni – concede Cerreti – nel rivedere le proprie posizioni su chi oggi scientemente sostiene De Luca, cittadini messinesi che assolutamente possono essere accostati, con una visione anacronistica e fuori luogo, a periodi storici infausti ed a delinquenti politici passati alla storia per crudeltà e ferocia e che, in ogni caso,  hanno solo l’intenzione di reagire alle angherie subite da “padroni e potentati messinesi” e non certamente contribuire a crearne di nuovi. Le assicuriamo ingegnere – conclude la nota –  “che noi siamo esattamente come voi”, cittadini esasperati che si ritrovano sulla necessità di reagire a lobby economiche e politiche responsabili del massacro della nostra città, ma con l’unica e sostanziale differenza di ritenere Cateno De Luca più idoneo a ricoprire la carica di Sindaco di Messina”.

Più mordace, invece, la reazione di Art.1: “Vogliamo sottolineare come la nostra coalizione a sostegno di Antonio Saitta, Sindaco, e Maria Flavia Timbro, vicesindaco, sin dall’inizio della campagna elettorale, abbia deciso di caratterizzarsi con la parola d’ordine del “Rispetto per Messina”. Crediamo infatti che la campagna elettorale debba contraddistinguersi per il confronto sui programmi e non sulle provocazioni gratuite – spiega la nota – Se l’ingegner Sciacca avesse soggiornato qualche minuto in più su Google avrebbe acquisito questa ulteriore informazione. Per quanto ci riguarda, con il nostro intervento, abbiamo inteso fare osservare, con tutto il rispetto del caso, che non è opportuno vantarsi di azioni amministrative a nome del Movimento Cinque Stelle. Da Dirigente di uffici della Regione Sicilia dovrebbe ben sapere che è buona regola non confondere il piano politico dalle funzioni pubbliche esercitate da dipendente. Sciacca dichiara inoltre di usare «il “noi” a nome di tutto il Genio Civile”» continuando nell’opera di disinformazione non rendendosi conto dell’enormità dell’affermazione. Sciacca se ne faccia una ragione – continua il comunicato – scegliendo di fare politica non può parlare a nome di un ufficio, che tra l’altro non dirige neanche più, ma può farlo unicamente a nome della sua parte politica. Ci sembrava di avere detto una cosa ovvia invece Sciacca sembra avere accusato il colpo con una reazione nervosa forse dovuta all’evolversi della situazione nazionale. Come new entry nel mondo grillino, Sciacca si è ritrovato il M5S alleato politico a Roma dei leghisti, a Messina rappresentati da Carmelo Lo Monte. Se proprio volessimo utilizzare Google, il motore di ricerca alle parole “ingegnere Sciacca alleati politici” – conclude il comunicato – ci consegna nelle prime voci due articoli che riguardano i suoi legami politici, con Lombardo prima e con Crocetta poi, per una candidatura che ci sembra una forzatura definire anti-establishment”.

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