MESSINA. È una vera e propria bufera  quella che si è abbattuta contro l’ordinanza “coprifuoco” entrata in vigore ieri. A dire la loro, in un comunicato stampa, anche i vertici dell’associazione “Vento dello Stretto”, che chiedono la revoca del provvedimento. 

Piero Adamo e Dario Carbone, rispettivamente presidente e vicepresidente del movimento, si schierano apertamente a favore dei ristoratori e dei gestori di locali, fortemente penalizzati “dall’irragionevole ordinanza contingibile e urgente emessa nelle scorse ore dall’amministrazione Comunale”, chiedendo che la stessa venga a stretto giro revocata o significativamente modificata.
Ieri sera – scrivono – abbiamo avuto modo di confrontarci con tantissimi ristoratori e gestori di locali di Messina, fortemente amareggiati e demotivati dalla scelta dell’amministrazione di vanificare gran parte dei loro sacrifici e del loro lavoro con una ordinanza anacronistica ed irragionevole” ha dichiarato Dario Carbone.
Le regole ci sono, sono rigide e devono essere fatte rispettare dalle autorità preposte. Non è necessario introdurne delle nuove che facciano tornare indietro Messina all’età del proibizionismo e danneggino gli esercenti commerciali, già penalizzati dall’emergenza sanitaria dalla quale stanno faticando ad uscire.

È paradossale che tra gli effetti di questo provvedimento aggiungono i dirigenti di Vento Dello Stretto  a mero titolo esemplificativo, che ad una rosticceria sia proibito vendere assieme alla tipica focaccia Messinese una birra, magari Messinese anch’essa, dopo le ore 20:00″.

 

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