MESSINA. Lo Stretto di Messina è stato interessato, ieri mattina, da un insolito passaggio di navi militari in direzione nord-sud: non insolito in sè (lo Stretto è rotta militare piuttosto trafficata), ma nel numero dei vascelli transitati, oltre una decina, e nella “caratura” delle imbarcazioni. A navigare tra Messina e Reggio, infatti, intorno alle 10 di ieri mattina, c’era la portaerei britannica Prince Of Wales, la seconda portaerei della classe Queen Elizabeth in servizio presso la Royal Navy dal 2019, e ottava nave della marina britannica a portare il nome HMS Prince of Wales, nonchè una delle poche “superportaerei” in servizio (in Europa ce ne sono solo due, entrambe inglesi), lunga poco meno di 300 metri e dal dislocamento di 65mila tonnellate. In serata, tra le 19 e le 20, invece a transitare per le acque dello Stretto è stata la portoghese Prt F333.

Cosa ci facevano a Messina, insieme a un’altra decina di navi militari? Sono arrivate al largo dell’Italia meridionale per partecipare alla fase finale dell’esercitazione Nato Neptune Strike (ora conclusa) e per il dispiegamento dell’esercitazione Med Strike che si svolgerà dal 5 all’11 maggio nel Mar Ionio e riunirà 21 navi da guerra, 3 sottomarini, 41 jet veloci, 19 elicotteri, 10 velivoli da pattugliamento marittimo e oltre 8.000 membri del personale provenienti da tutta la NATO. Per l’Italia parteciperà la seconda portaerei prevista, la Cavour. <oltre Italia e Inghilterra, l’esercitazione vede la partecipazione di Canada, Portogallo, Francia, Norvegia, Spagna, Turchia e Usa

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