MESSINA. Potrebbe essere un messinese il “super commissario” che avrà il compito di restaurare le martoriate strade siciliane, con il conseguente “sblocco” di almeno 350 milioni di euro destinati alla regione. Fra i nomi in lizza, infatti, figura anche Antonino Bardaro, rappresentante permanente aggiunto presso il Consiglio dell’Icao di Montreal, con trascorsi da dirigente dell’Enac.

Ad annunciare l’imminente nomina di un commissario è stato il Ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, nel corso del sopralluogo di due giorni fa sulla Agrigento – Caltanissetta, insieme al premier Giuseppe Conte.

«La prossima settimana in Consiglio dei ministri verrà varato il decreto sblocca cantieri, con all’interno l’ufficio del commissario per le strade provinciali della Sicilia, che consentirà di sbloccare non un cantiere ma centinaia di cantieri», ha spiegato. La nomina verrà fatta dal Governo nazionale scegliendo fra una rosa di tre nomi proposti dai 5 Stelle siciliani.

«Si tratta di tre professionisti locali molto preparati», ha anticipato Giancarlo Cancelleri. «Il commissario – prosegue il deputato regionale – avrà poteri molto ampi e sarà una figura analoga a quella che è stata messa in campo Genova per la ricostruzione del ponte Morandi».

Tre i nomi ufficiosi in lizza: il catanese Mauro Scaccianoce, 55 anni, presidente della Fondazione dell’Ordine degli ingegneri etneo, il dirigente Filippo Nasca, 51 anni, al vertice del Fondo pensioni della Regione, e appunto il messinese Antonino Bardaro.

La nomina del super commissario non sarebbe stata concordata con il Governo regionale, preso di mira ieri dallo stesso Toninelli: «Non ho visto nessuno qui a Caltanissetta e la Regione non ci ha fornito i dati che abbiamo chiesto per sbloccare le opere. Il presidente Nello Musumeci deve darci una mano, non si deve mettere di traverso», ha commentato.

Ieri la replica del Governatore: «Da quasi quattro mesi attendiamo di sapere cosa il ministro per le Infrastrutture vuole fare per affrontare la drammatica condizione della viabilità provinciale in Sicilia. Abbiamo chiesto, cosi come concordato con Toninelli in occasione dell’incontro avuto a Palazzo d’Orleans nello scorso novembre: il riconoscimento dello stato di emergenza; la nomina di un commissario, nella persona del presidente della Regione, con poteri straordinari che possa in pochi mesi aprire i cantieri e avviare i lavori; le risorse finanziarie integrative per far fronte alle centinaia di interventi sulle strade dell’Isola. A distanza di tre mesi – conclude – ci vuol dire il ministro che cosa pensa di fare per affiancare la Regione in questa vasta operazione di riqualificazione delle strade provinciali? Quali poteri, quali risorse e quali tempi?».

 

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