MESSINA. Ieri sera, venerdì 31 ottobre, la parrocchia Stella Maris di Minissale ha ospitato il primo dei 6 eventi territoriali di “Truffe stop – Prova a prenderli”, la campagna di sensibilizzazione promossa dal Comune di Messina – Assessorato alle Politiche Sociali – e dal Ministero dell’Interno, con il contributo di ATM e Messina Social City, per contrastare le truffe ai danni delle persone anziane e fragili nell’ambito del progetto NonRaggir@Me.

L’incontro, condotto dalla giornalista e testimonial della campagna Gisella Cicciò, ha visto dialogare l’Assessora alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore, e il tenente dei Carabinieri Alex Zecca, con i residenti del II Quartiere e la consigliera di circoscrizione Antonella Scaramuzzino. “L’obiettivo di questa campagna e degli incontri è quello di portare il messaggio sul territorio, per testimoniare l’attenzione delle istituzioni rispetto a un problema che coinvolge tutti, non solo gli over 65. La casistica è variegata, e il dialogo e le testimonianze dei cittadini sono preziose per aiutare a prevenire spiacevoli episodi”, ha spiegato Alessandra Calafiore ai cittadini intervenuti, che hanno raccontato le disavventure loro, di parenti, familiari, amici e conoscenti.

“Ci sono dati secondo i quali il 50% dei tentativi di truffe va a buon fine – ha specificato Gisella Cicciò – soprattutto nei confronti dei più fragili, ma recentemente abbiamo evidenze che anche i più giovani vengono presi di mira”.

Il tenente dell’Arma Alex Zecca ha introdotto il suo intervento descrivendo le modalità della più “classica” delle truffe: “Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza non chiedono soldi: se si riceve una richiesta di questo tipo, occorre immediatamente chiamare il 112 e accertarsi che ci sia stata effettivamente una chiamata da parte delle forze dell’ordine. Senza vergognarsi perché succede a tutti, anche a me arrivano questo tipo di messaggi”, ha raccontato.

Zecca ha risposto alle numerose domande e curiosità degli intervenuti, chiarendo sia le modalità con cui avvengono le truffe telematiche, ormai sempre più diffuse, sia i metodi per porvi rimedio. “Bisogna stare attenti alle email di “phishing”, con richieste di accesso o di inserimento codici o iban, che spesso arrivano anche con sms sul telefono. In quel caso è bene accertarsi col proprio istituto di credito per capire se la richiesta sia vera o meno”.

La campagna continuerà con altri cinque incontri: il 7 novembre alla chiesa di San Giuliano in via Garibaldi, l’8 novembre al Parco Urbano per le Arti di Camaro Superiore, il 14 novembre al salone delle Figlie del Divino Zelo di Faro Superiore, il 15 novembre al Circolo Anziani di Giampilieri Marina e il 22 novembre al teatro dell’oratorio di San Matteo a Giostra.

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