MESSINA. Il passaggio dei lavoratori dell’ormai ex Messinambiente alla nuova MessinaServizi Bene Comune si sta rivelando più difficoltoso dell’ultimazione della tela di Penelope: sulle modalità di transito se ne discute da due anni, senza riuscire ad arrivare a trovare una soluzione.

Ad intervenire nella questione, essenzialmente sindacale, è stata la Regione: il dirigente generale dell’assessorato regionale all’Energia, dal quale dipende il dipartimento Acqua e Rifiuti, ha risposto alla Srr, società alla quale, per legge, dovrebbe transitare il personale Messinambiente per poi essere diretto alla MessinaServizi. “Il personale, per la sua assunzione, dovrà seguire l’iter indicato dalle linee guida operative emanate dall’Ispettorato Territoriale del lavoro di Messina”, scrive la dirigente del servizio Maria Santa Giunta. “Non si comprende la richiesta di chiarimenti – si legge nel protocollo – atteso che la stessa Srr ha già posto in essere le procedure di trasferimento per parte del personale proveniente dalla Messinambiente destinandolo all’Aro di Taormina”.

Oggi, l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua ha chiesto altri chiarimenti, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo tecnico. “Con riferimento alla nota dell’Assessorato regionale dell’Energia e dei servizi con la quale viene data risposta al quesito inoltrato dalla SRR Messina Area metropolitana su proposta del Comune di Messina, – scrive Ialacqua – si richiede di convocare in tempi brevi un tavolo tecnico con tutte le parti in causa al fine di definire il percorso da seguire ed il cronoprogramma da rispettare, considerati i tempi necessari per completare le procedure di passaggio del personale e tenuto conto che è intendimento del Comune di Messina di chiudere l’intero percorso entro il corrente mese. Si pone altresì l’attenzione sulla necessità di approfondire tutte le questioni collegate al passaggio dei lavoratori, – conclude l’Assessore – quali ad esempio il TFR, le ferie non godute, gli eventuali benefits e/o indennità riconosciute a vario titolo e che vanno azzerate, ove non dovute, nel passaggio alla nuova società”.

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