MESSINA. Sotto la sabbia spunta “un pavimento”, con grosse mattonelle al di sotto delle quali è presente un vasto telone in nylon. Accade a Torre Faro, nell’area demaniale sottostante il Pilone. a segnalare il ritrovamento è l’ex consigliere di quartiere Giuseppe Sanò, che chiede un immediato intervento di bonifica. «Ai fini del ripristino del decoro dei litorali messinesi, obiettivo che quest’Amministrazione sta perseguendo, con attività di sgombero relitti, carcasse di vecchie barche e strutture abusive – spiega – ho  segnalato, da amante e fruitore del mare, una grave situazione che necessità un intervento urgente, per la natura del reato e per l’impatto ambientale».

«Il sottoscritto Sanò Giuseppe – si legge in una nota inviata al Comandante della Capitaneria di Port  Gianfranco Rebuffat, al Sindaco Cateno De Luca e all’Assessore con delega all’Ambiente Dafne Musolino – ritiene doveroso mettere a conoscenza degli organi in indirizzo, della grave situazione che insiste nell’area demaniale sottostante il pilone in località Torre Faro. Un gruppo di bagnanti ha rinvenuto i resti, tutt’altro che archeologici, del lido “ Al Pilone” noto a tutti per le vicende giudiziarie del gestore. Le mareggiate che hanno interessato la spiaggia che un tempo ospitava il lido, hanno portato alla luce una vasta area ove sono presenti grosse mattonelle cementizie  al di sotto delle quali è presente un grandissimo telone in nylon e chissà quali altri “ tesori”. I volenterosi ragazzi, purtroppo non sono stati in grado, per mancanza di mezzi idonei, di riconsegnare i luoghi alla bellezza originaria. Dunque, si chiede di intervenire, ognuno per il proprio ambito di competenza, per bonificare l’area descritta».
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