MESSINA. Un “posto occupato” per Omayma nell’ufficio Immigrazione della Questura. Sedeva lì Omayma Benghaloum, la giovane trentatreenne tunisina che per poche settimane ha lavorato come mediatrice culturale fianco a fianco con i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione, uccisa il 4 settembre 2015 dal marito Faouzi Dridi, poi condannato all’ergastolo. “Sedeva lì, riservata ma sempre solare e pronta ad aiutare quanti si rivolgevano a lei”, si legge sul profilo Facebook della … Continue reading Un #postooccupato per Omayma alla Questura di Messina