MESSINA. A partire dal 18 maggio prossimo, la Pesca Tradizionale nello Stretto di Messina sarà inserita tra i Presìdi Slow Food. «È un traguardo per l’intera comunità dello Stretto che ci consentirà di sostenere e valorizzare il lavoro dei pescatori, salvaguardando un modello di pesca che va considerato un patrimonio culturale, sociale ed economico proprio del nostro territorio. Con una pratica sostenibile, l’opera dei pescatori ci aiuterà a proteggere la biodiversità del mare e a custodire le due coste, promuovendo consapevolezza in chi produce e in chi consuma», si legge in una nota.

La conferenza stampa di presentazione si terrà lunedì 13 maggio, alle ore 11, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, in presenza del sindaco Federico Basile, dell’assessore alle Attività produttive Massimo Finocchiaro e del direttore generale del Comune Salvo Puccio. All’incontro interverranno il presidente di Slow Food Messina Nino Mostaccio; Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio Messina; Antonella Donato, presidente Associazione Pescatori Feluca dello Stretto; e Gaetano Giunta per la Fondazione MeSSInA.

La nascita del Presidio Slow Food della Pesca Tradizionale nello Stretto di Messina – spiega il Comune in un comunicato – consentirà di promuovere la pesca selettiva e stagionale che, variando tecniche e strumenti a seconda delle specie da pescare, si svolge nel corso dell’intero anno, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare il lavoro dei pescatori locali, salvaguardare il patrimonio culturale materiale e immateriale della costa tra Sicilia e Calabria, contribuire a creare valore sociale ed economico per i prodotti ittici tipici del territorio nel segno della sostenibilità, della consapevolezza e del riconoscimento reale per i custodi del nostro mare.

L’incontro con la stampa sarà occasione per illustrare anche i dettagli dell’evento denominato “Il Mare Chiama”, che si terrà dal 17 al 19 maggio, al Monte di Pietà.

 

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