MESSINA. Prenotare una serenata per far rinascere la socialità e la cultura, questa l’idea dietro il Servizio Serenate, progetto nato nel 1995, che è stato riattivato a fine luglio per le zone di Torre Faro, Ganzirri e Roccavaldina.

L’idea vede la luce per la prima volta ventisei anni fa, quando a capo della direzione artistica comunale c’era Giacomo Farina che, oltre ad avviare iniziative di promozione musicale e culturale, ha dato vita insieme alla giunta al progetto “Servizio Serenate”, un vero e proprio servizio pubblico messo a disposizione della comunità per un mese intero. “Allora – ha raccontato Farina – si trattava di un servizio vero e proprio. Avevamo attivato tre band che si esibivano su richiesta con repertori nazionale e d’autore e fatto più o meno 150 serenate sparse lungo tutto il territorio tra storie di amore finiti, iniziati o matrimoni.”

La particolarità, ai tempi, era che il servizio non era a pagamento, i richiedenti infatti potevano “pagare” in termini di materiale didattico. L’idea infatti era ricollegata a due centri sociali che l’amministrazione  aveva aperto in alcuni quartieri a rischio. Chi voleva prenotare una serenata, quindi, doveva pagare con album, pennelli, colori. Il servizio poi, durato due anni e collocato principalmente nel centro città, è stato sospeso per la fine del mandato “però- ha raccontato Farina- da quest’esperienza è nata una grande visibilità, anche perchè solo a Messina esiste una cosa del genere (le serenate sotto forma di servizio ndr)”

A distanza di ventisei anni Farina con la Fondazione di Comunità di Messina, la Fondazione Horcynus Orca e il Comune di Roccavaldina ha voluto riportare a galla il progetto: “Abbiamo voluto intraprendere il servizio, questa volta senza un appoggio diretto dell’amministrazione messinese, per dare una mano ad animare l’idea dell’isola pedonale di Torre Faro e migliorare la comunicazione. L’isola pedonale è un modo per vivere anche il borgo in modo più socievole, abbiamo deciso di farlo in collaborazione con la pro loco, con loro siamo entrati in contatto da qualche anno.”

“A Roccavaldina invece -continua Farina- è un progetto legato alle bioplastiche (progetto che è partito del comune) e cofinanziato dai fondi europei, l’idea di accompagnare il progetto tra green e arti è sempre stata alla base della fondazione.”

Dietro la voglia di migliorare la socialità della popolazione e il suo interesse nei confronti dell’ambiente, c’è anche l’idea di capire come un quarto di secolo abbia cambiato i meccanismi dell’innamoramento, anche in relazione alla pandemia. “Più che un rimando nostalgico- ha commentato Farina- a un invito a rinnovare il rapporto tra le persone, anche sotto il punto di vista amoroso”

Ma come si richiede una serenata? Il procedimento è lo stesso per Messina e Roccavaldina. Il cittadino interessato può chiamare i numeri di riferimento (l’Associazione ProLoco Capo Peloro per i villaggi cittadini al 329.4645113, e il Comune di Roccavaldina al 331.3214034, e 090.9977741) e prendere un appuntamento in relazione alla disponibilità. Chi risponde alla chiamata propone anche una donazione, che quest’anno è immateriale e si incentrerà sulle parole. Verranno richieste 5 parole importanti per chi vuole prenotare il servizio serenata, che si tratti di parole legate alla persona alla quale è destinata la serenata, o generali poco importa. “Le parole – racconta Farina – verranno raccolte e abbiamo intenzione di tradurle poi in un prodotto artistico per la prossima edizione del festival. Decideremo poi come declinarle in varie forme artistiche.”

“Abbiamo già ricevuto richieste – ha commentato l’organizzatore – la band deve ottimizzare la serata, abbiamo deciso di donare due serate al territorio di Torre Faro e Ganzirri e due a Roccavaldina. C’è un meccanismo specifico, bisogna evitare che la band faccia troppa strada tra una serenata e un’altra. Il lavoro di pianificazione in questo caso viene affidata alla pro loco e al comune. Abbiamo stabilito con l’associazione che abbiamo scelto il tipo di repertorio legato alla tradizione ma anche canzoni d’autore che sono entrate nella tradizione da musica popolare a semicolta, utilizzando lo strumento della musica popolare. Il servizio serenate è un modo per scoprire i sogni e i desideri delle persone e mutuarle in linguaggio artistico ma anche un modo per immaginare il territorio cittadino in modo diverso, che non sia solo una corsia autostradale”.

 

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