MESSINA. Basta della pioggia, un po’ di vento di scirocco o altre condizioni meteo avverse ed ecco che il villaggio di Massa Santa Lucia resta senza energia dalle 4 alle 14 ore. E’ questo il tema dell’esposto che è stato presentato qualche giorno fa dal cittadino, residente nel paese, Giuseppe Cardile, alla Procura di Messina, al Prefetto, al sindaco e alla Protezione civile.

Basti pensare che negli ultimi due mesi è accaduto ben sei volte che gli abitanti del villaggio sono rimasti senza luce, come indicato sulla denuncia: il 4 ottobre per oltre sette ore consecutive, l’8 dello stesso mese per circa 4 ore, il 6 novembre dalle 17 alle 19 circa e dalle 22 a mezzanotte e e mezza del giorno successivo, il 12 dalle 15 alle 5:30 del giorno successivo, il 24 dalle 12 alle 23:30 e, infine, il 25 dalle 2 alle 7, dalle 12 alle 16 e nuovamente da tarda serata fino al mattino successivo.

Numerosi sono gli interventi che sono stati effettuati dai tecnici Enel, ma “che mirano soltanto a tamponare e mai risolvere in maniera definitiva il problema“, si legge sull’esposto del cittadino, che aggiunge, infatti, come “bastano giusto delle condizioni meteo avverse o il vento di scirocco (caratteristico della zona) ed ecco che si torna al Medioevo, con l’Enel che non si pone neanche il problema di assistere l’utenza con l’uso dei generatori meccanici che hanno a disposizione“.

L’interruzione della corrente, racconta un abitante del paese, che è stato informato proprio dai tecnici, sembra dovuta all’acqua che penetra all’interno dei cavi. Infatti, sottolinea il cittadino Giuseppe Cardia nell’esposto, “il paese è assistito da due linee, di cui una funziona con una positiva percentuale, mentre l’altra in maniera vergognosa“.

“Si protrae da anni ormai la frequente ed assurda assenza di energia elettrica, particolarmente in circa metà del villaggio di Massa Santa Lucia, nel quale oltretutto è prevalente la presenza di anziani e di famiglie con bambini in tenera età“, si legge sulla denuncia. Questi, infatti, spiega il cittadino, “presentano patologie che li costringono all’uso di apparecchiature sanitarie che ovviamente funzionano elettricamente“.

Per non parlare dei riscaldamenti, e del ripetitore Wind che, dopo un certo tempo senza corrente, si legge sull’esposto, si destabilizza isolando il paese. Ancora disagi si ripercuotono nel cibo congelato, “che l’utenza è costretta a buttare“.

 

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