MESSINA. Dopo la Cisl e la Uil, adesso tocca alla Cigl, che risponde alle parole di questa mattina del sindaco in merito alle assunzioni all’Atm. L’ultimo capitolo di uno scontro al fulmicotone che va ormai avanti da mesi e che si è acuito nelle ultime ore, in particolare dopo la conferenza stampa congiunta delle tre sigle sindacali e la successiva replica di De Luca. Ad intervenire, qualche ora dopo rispetto ai colleghi, è il segretario generale della Cgil Giovanni Mastroeni, che dopo aver già espresso in passato un giudizio fortemente negativo sull’operato dell’attuale Amministrazione, rincara la dose e annuncia proteste eclatanti:  “Avverto un particolare fastidio per le dichiarazioni del sindaco, – commenta – che inseriscono nella dialettica politica e sociale messinese uno stile di bassissimo profilo che offende l’intelligenza dei cittadini. La Cgil e il sindacato tutto, sui 92 posti di lavoro persi per scelte dell’Amministrazione comunale e sulle preannunciate chiusure e ridimensionamenti delle aziende partecipate Atm, Amam, MessinaServizi, con il relativo taglio di personale e di altri servizi quali mensa e pulizie, oltre che sull’attacco continuo ai dipendenti comunali, metterà in campo una dura azione di mobilitazione senza precedenti per difendere tutti i posti di lavoro e per contrastare una macelleria sociale”.

“La Cgil – prosegue Mastroeni – respinge con forza il clima creato dal sindaco contro i lavoratori (definiti tutti fannulloni e assunti illegalmente) e respinge le gravissime e farneticanti accuse mosse al sindacato. La Cgil ha la propria storia conosciuta da tutti, come il sindaco De Luca ha la propria storia conosciuta da tutti. Messina  sta attraversando da lungo tempo una fase di profonda crisi economica e sociale che può essere superata solo attraverso un clima e un confronto fra i vari soggetti istituzionali politici sociali e professionali totalmente diverso da quello costruito dall’attuale sindaco che porterà solo ad un abbassamento della qualità del dibattito e a una forte accentuazione della crisi della comunità messinese. Il sindacato si augura vivamente, per il bene della città – termina la nota – che si chiuda immediatamente quest’assurda fase fatta solo di annunci, odio sociale e divisioni e si apra a partire dall’appuntamento dell’1 ottobre a Palazzo Zanca, pur nell’anomalia della composizione della platea convocata, un vero percorso di confronto complessivo che guardi al futuro e metta assieme tutte le idee, le progettualità che possono con le gradualità necessarie costruire azioni di sviluppo e di lavoro per Messina (sebbene in Sindaco abbia annunciato nel pomeriggio di non voler incontrare i sindacati, ndr)”.

 

 

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