MESSINA. Per circa un mese, un piccolo “fiumiciattolo” è sgorgato dal manto stradale di via Giuseppe Caporale, a S.Agata, defluendo verso il torrente. A notarlo è un residente della zona, Marcello Puglisi, che decide di segnalare all’Amam la copiosa perdita d’acqua per porre rimedio a quella che appare come una rottura della condotta idrica.

«Si richiede un vostro sollecito intervento – scrive Puglisi – anche e soprattutto per non disperdere inutilmente il prezioso liquido in un periodo di così tanta penuria». La prima segnalazione, inviata all’ufficio segnalazioni guasti, tramite fax, e alla direzione, per posta elettronica, risale al 19 agosto; la seconda è datata invece 25 agosto, sempre con lo stesso sistema, ma di concreto «non è avvenuto alcunché, tranne la nascita di una verde vegetazione spontanea sul bordo della strada», spiega il cittadino, allarmato dallo spreco di acqua. 

«Di recente – commenta Puglisi – si sente annunciare che il management dell’Amam si sta dedicando “anima e corpo” a restituire solidità alla società attraverso ogni sistema, in primis il recupero crediti degli utenti morosi. Ma lo spreco del prezioso liquido, per effetto della rottura della rete, non rappresenta esso stesso un danno economico, oltre che di disponibilità di riserve, tanto che nella zona di S.Agata più volte è stato denunciato che l’erogazione avviene solo per poche ore al giorno (dalle ore 05.00 alle ore 09.00 circa) in un periodo in cui la richiesta, per ovvi motivi, è necessariamente maggiore rispetto alla stagione invernale, sia per l’aumento della popolazione e sia per effetto della calura?».

L’allarme del cittadino, preoccupato per i tanti litri d’acqua persi negli ultimi 30 giorni, è rientrato però questa mattina, quando il tecnici dell’azienda che si occupa di erogazione idrica sono intervenuti per aggiustare il guasto.

 

 

 

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