MESSINA. «Appresa la notizia dagli organi di stampa dell’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Messina relativamente all’esecuzione della misura degli arresti domiciliari di un sacerdote per l’ipotesi di violenza sessuale che è oggetto di indagini ancora in corso, la Curia messinese, oltre ad esprimere il rammarico dell’arcivescovo, rende noto che non ha ricevuto alcuna informazione da parte della Procura per sacerdoti appartamenti all’arcidiocesi». Così, in una nota, l’arcivescovo di Messina Giovanni Accolla commenta la notizia del sacerdote accusato di aver costretto una giovane donna, cittadina extracomunitaria da poco giunta in Italia, a subire atti sessuali all’interno di una casa di accoglienza (qui la notizia).

Le indagini, delegate alla Sezione di P.G. della Polizia di Stato presso la Procura di Messina, hanno avuto inizio a seguito della denuncia presentata dalla vittima su episodi di abuso avvenuti all’interno della struttura.

Il Giudice per le indagini preliminari, ritenendo sussistente una piattaforma indiziaria grave (costituita da testimonianze, acquisizioni documentali e sopralluoghi) di colpevolezza e un concreto rischio di reiterazione del reato, ha quindi disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. In base alle prime informazioni, il sacerdote avrebbe perpetrato gli abusi nell’estate del 2022.

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Nino
Nino
6 Ottobre 2024 0:16

Sacerdoti appartamenti??