MESSINA. «Pochi giorni fa, Putin ha ordinato alle forze di deterrenza nucleare russe di porsi in stato di allerta, cioè di prepararsi a un eventuale attacco militare nucleare. Questa notizia non può che allarmarci. Un attacco nucleare ai danni dell’Ucraina, infatti, genererebbe effetti drammatici nell’intero continente europeo e anche nel nostro Paese. È necessario, quindi, potenziare le nostre forze militari per difenderci da un questo tipo di minacce, che la diplomazia deve scongiurare a tutti i costi». Così il deputato questore alla Camera dei Deputati del Movimento Cinque Stelle.

«Per questo motivo, ieri ho presentato un’interrogazione al Ministro della Difesa per sapere se, alla luce dell’attuale scenario politico e militare in Ucraina, il Ministro ritenga di potenziare l’attività della Scuola interforze per la Difesa NBC di Rieti in materia di difesa nucleare e di aumentare le risorse in formazione di difesa da attacchi nucleari – continua – La Scuola, infatti, rappresenta un fiore all’occhiello nel settore di prevenzione e contrasto alle minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari del personale delle Forze Armate, dei Corpi Armati dello Stato, dei Dicasteri e delle Organizzazioni civili coinvolte nella Difesa. Già in passato mi ero interessato della struttura, riuscendo a far approvare assieme ai colleghi della Commissione Difesa un emendamento che stanzia finanziamenti per rafforzare le capacità operativa della Scuola».

«Nel mondo si contano circa 11mila testate atomiche, di cui quasi la metà sono detenute dalla Russia. Un attacco militare nucleare da parte della Russia avrebbe una capacità distruttiva senza precedenti. Il nostro Paese deve essere pronto ad avviare azioni di coinvolgimento e una pianificazione, a scopo precauzionale, delle possibili forme di protezione della popolazione civile in caso di attacco nucleare», conclude.
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