MESSINA. Sono i rifiuti il tema della consueta diretta mattutina di Cateno De Luca, che in un video girato a Fiumedinisi parla anche del suo nuovo progetto musicale («Da stasera cominceremo ad incidere il cd “Stati d’animo”») e della sua più volte annunciata intenzione di candidarsi alla presidenza della Regione («La struttura organizzativa partirà da settembre. A stabilire il mio destino sarete voi. Serve un esercito pronto a fare questa rivoluzione assieme a me»).

«Abbiamo dato una bella stretta alla guerra agli zozzoni», spiega il primo cittadino, che si scaglia contro gli incivili, prendendo di mira “chi fa il lancio dei rifiuti dal motorino, chi li butta all’angolo dalla strada, o chi manda il bambino minorenne, che fa più viaggi a portare queste borse”. «Io mi chiedo: ma vale la pena rischiare di beccare una multa ed essere sputtanati? Ma lo fate apposta? O c’è qualcuno che si è messo in testa di dimostrare che a Messina la raccolta differenziata non funziona?», si interroga De Luca, che poi ammette le disfunzioni del servizio più volte segnalate dei cittadini sui social, fra foto, video e polemiche.

«Che ancora ci sono delle disfunzioni lo sappiamo. Con la raccolta a regime è passato solo un mese. Non possiamo dare almeno tre o quattro mesi di assestamento? Questo è il periodo che io ho dato a MessinaServizi, fino a settembre. Poi dall’uno ottobre deve essere tutto a regime. Sto cercando di far fronte alle varie disfunzioni, ma nel frattempo non può prevalere la logica di certi nzivati. I termovalorizzatori (dice replicando a un commento) non c’entrano niente in questo momento: che faccio, brucio gli nzivati nei termovalorizzatori? Questo è un tema che riguarda la politica regionale e Nello Musmeci, che continua a prenderci in giro. Quando saremo alla Presidenza della Regione ci occuperemo anche di questo».

«La raccolta differenziata parte dal basso, quindi cerchiamo di essere tutti uniti nel raggiungimento nell’obiettivo», spiega ancora, annunciando quindi l’arrivo di altre 400 fototrappole («Vi beccheremo uno ad uno») e l’intenzione di pubblicare settimanalmente un resoconto delle sanzioni («Ne stiamo facendo a iosa»). Infine, prima della riflessione politica, una battuta sulle scerbature: «A Messina saranno 10, forse 20 anni, che non si fanno».

 

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