MESSINA. Un giorno di festa e un cielo terso, giusto con qualche nuvola, un meteo finalmente clemente, una temperatura mite ed una spiaggia da raggiungere: nell’equazione, per fare del primo maggio una giornata da ricordare, non dovrebbe esserci l’ultimo fattore. Perchè per molti la spiaggia è stata una chimera, un inferno di un’ora di fila e di parcheggi introvabili.

Ma nulla in confronto a quello che hanno vissuto i residenti di Faro, che hanno dovuto fare i conti con chi, essendo il parcheggio “introvabile”, e con gli stalli di Torre Morandi chiusi mentre si tenta un accordo con l’Enel, proprietaria dell’area, si sono trovati… barricati in casa dalle auto posteggiate in ogni angolo disponibile.

 

Quello che è accaduto, fin dalle primissime ore del pomeriggio, quando il borgo è stato preso d’assalto in maniera massiccia, è stato che le macchine hanno occupato ogni spazio fisicamente possibile: ad angolo nelle intersezioni delle vie interne, sprezzanti di divieti di sosta, di fermata, e di passi carrabili, ma addirittura praticamente attaccate alle abitazioni, in qualche caso impedendo fisicamente agli abitanti di quelle casi di poter entrare e uscire. L’area demaniale sotto il pilone, invece, è diventata un’area di sosta per centinaia di mezzi a due ruote. Non è andata meglio a chi era a piedi, costretto a fare lo slalom tra auto in fila, con colonna sonora di clacson e musica assordante proveniente dallo stereo di qualche esagitato, e ancora peggio per chi aveva un passeggino o una carrozzella.

 

A prendere il toro per le corna è stato il comitato “Messina nord”, che all’amministrazione ha proposto un piano viario che prevede la creazione di una zona a traffico limitato, aree interamente pedonalizzate (e differenziate tra stagione estiva ed invernale) e pressochè totale interdizione della zona alle automobili, ed ha inviato ben tre solleciti per intervenire con un nuovo piano viario e obbligo di parcheggio nell’area delle torri Morandi. Appello finora caduto nel nulla.

Al punto che il comitato, uno degli ispiratori del quale è Giovanni La Rosa, candidato alle amministrative di giugno scorso in una delle sei liste a sostegno di Cateno De luca, ha diramato un comunicato in cui traspare la frustrazione per una situazione che, con l’avvicinarsi dell’estate, non può che peggiorare. “Dobbiamo registrare nel nostro gruppo Facebook numerosi post e commenti di problematiche che si sono verificate nelle domeniche con un clima estivo, durante l’ultimo giorno del festival degli aquiloni e durante la giornata del 1°maggio. Il paese in queste giornate si totalmente paralizzato con file chilometriche per entrare o uscire, ciclomotori parcheggiati in aree demaniali, causando gravi disagi i residenti e per chi vuol vivere momenti di relax in un posto spettacolare unico al mondo”, si legge nella nota.
“Il 10 marzo 2019 in un ottica futuristica di riqualificazione e vocazione turistica del borgo marinaro, inviavamo una proposta viaria suddivisa in 2 fasi: invernale ed estiva. In quest’ultima prendendo spunto da realtà esistenti e funzionali come “San Vito Lo Capo, ortigia, Capo Passero, Taormina giardini ecc, si proponeva l’inserimento di isole pedonali nei giorni di venerdì festivi e prefestivi, uso dell’intera area delle torri Morandi per parcheggio ai non residenti con ingresso obbligatorio da via pozzo giudeo e uscita dalla via senatore Arena (ex torre bianca) tramite la realizzazione di una piccola Baratella stradale di collegamento in modo da non bloccare parte del paese. Si proponeva anche il pagamento della sosta con servizio gratuito della navetta per la spiaggia del pilone e per il centro del paese un po’ come esiste nella vicina taormina.
Questa nostra proposta riscontra molti pareri favorevoli piace da parte di molti commercianti e soprattutto di residenti.
In fine vogliamo ricordare che il 9 aprile 2019 si è discusso in consiglio comunale con la presenza del vicesindaco Salvatore Mondello la problematica viaria del villaggio; riscontrando la volontà di realizzare isola pedonale area parcheggio ecc come proposto da noi, ci domandiamo quindi per quanto ancora Torre Faro deve vivere nel caos? Quante file chilometriche e macchine parcheggiate ovunque dovrà sopportare?”
Subscribe
Notify of
guest

2 Commenti
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
Giancarlo
Giancarlo
2 Maggio 2019 13:46

Bus e tram non ce ne sono, in auto è impossibile girare… Praticamente De Luca ci vuole chiusi in casa a vedere i suoi show alla tv. Sono stufo. Non mi sento più rappresentato da un sindaco così. Quando capirà che Messina non è Fiumedinisi?

Giancarlo
Giancarlo
2 Maggio 2019 13:48

Senza tram, senza bus, senza parcheggi… che campiamo a fare? De Luca pensa che Messina sia come Fiumedinisi