MESSINA. È stato respinto il ricorso promosso da Caronte&Tourist sul provvedimento con cui l’Autorità garante della concorrenza e del mercato sanzionava per oltre 3,7 milioni di euro la società per “un abuso di posizione dominante in violazione dell’art. 3, lett. a), della legge n. 287 del 1990, per aver applicato ‘prezzi ingiustificatamente gravosi’ per il traghettamento dei passeggeri con auto al seguito sullo Stretto di Messina”. La società, però, ha annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza al Consiglio di Stato.
“Sulla base dell’attuale situazione degli approdi Calabria-Sicilia, il mercato delle rotte in questione non sia chiuso in senso assoluto ma, considerata la domanda di trasporto di passeggeri e merci, l’elevata frequenza dei servizi di collegamento e le condizioni degli scali, vi sia una situazione di congestionamento che rende il mercato non liberamente accessibile”, ha sottolineato, infatti, il Tar Lazio.
“Non possiamo che prendere atto della sentenza con cui il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato per l’annullamento del provvedimento n. 30086 del 29 marzo 2022. La Società continua a ritenere valide le argomentazioni che aveva esposto in sede ricorsiva e sulle quali il Tribunale amministrativo non è sostanzialmente entrato nel merito”, ha commentato Caronte & Tourist.