MESSINA. Dalla mezzanotte di oggi, martedì 16 Maggio 2023, è fuori su tutte le piattaforme musicali digitali e su YouTube la live version di Pressofuso del messinese David Cuppari, in arte Il Cuppari. La live session di Pressofuso è, dunque, il primo lavoro dell’artista in sinergia con Tuma Records, etichetta musicale indipendente che nasce ed opera, ormai da un anno, sul territorio cittadino, regionale e nazionale, e la realtà del Dalek Studio, Studio di produzione audio/video con affaccio a strapiombo sullo Stretto.

Il video, disponibile per l’appunto, su Youtube, è stato realizzato per Tuma Records, in collaborazione con il Dalek Studio, nelle figure di Claudio La Rosa e Gaetano Sciacca, ideatori del format, e promotori al fianco dell’etichetta, di numerosi progetti musicali, nel messinese e non solo. Mentre Francesco Algeri, fotogiornalista freelance, ne ha seguito e curato gli scatti e le foto di scena, e retroscena.

Ed è così che la realizzazione di “Pressofuso Live Session” suggella l’intesa tra tutte le parti attive protagoniste, anticipando, inoltre, l’arrivo di un primo singolo de Il Cuppari, la cui uscita è prevista questa estate.
“Per noi di Tuma Records le Live Session rappresentano uno degli strumenti più interessanti e diretti per far conoscere al pubblico un progetto artistico nella modalità “dal vivo”- sottolinea la squadra della neo-etichetta indipendente messinese- la caratteristica fondamentale di questo tipo di video è che l’ esibizione proposta al fruitore è reale ed intima, in quanto viene registrata live in estemporanea, senza aggiunte in post produzione, ed è spesso ambientata in location che per gli artisti hanno il sapore di casa. Per realizzarle e produrle abbiamo sempre lavorato e collaborato con il Dalek Studio, che da una decina d’ anni ha investito tante energie proprio su questo tipo di format.”

“Pressofuso” è un brano energico e schietto, caratterizzato da ritmiche pop meticce, mescolate a sonorità rock, e accenni all’elettronica, registrato in presa diretta all’interno dello studio prove dell’artista. La voce, il volto, ed il sound del cantautore, e polistrumentista, messinese, già noto ai più, si sono sempre contraddistinti e fatti spazio, all’ interno della scena musicale del territorio e non, da tempo attraverso i numerosi progetti e collaborazioni a cui David ha preso parte, e tra i tanti, in particolare, vanno certamente citati i Bandamariù, gli anni dei Demomode, dei BigMimma, ed il progetto dei Kamikaze. E’ nel 2021 che decide di presentarsi al mondo della musica per la prima volta come Il Cuppari, e grazie anche alla comunione d’intenti con musicisti di spessore, come Livio Magnini, Andrea Ficarra e Massimo Pino, sale sul podio e si aggiudica il terzo posto al Premio Lucio Dalla con il brano “Gli Americani”. L’attuale formazione della band vede Simona Vita alle tastiere, Massimo Pino al basso, arrangiamenti e synth, e Peppe Pullia alle percussioni.

“Le canzoni sono dei piccoli mondi, come i capitoli di un libro, la loro somma e la somma del loro contenuto fa il totale, ed proprio in quel totale che si racchiude tutto il significato di tante cose – spiega e racconta Il Cuppari- sono molto contento perché Pressofuso è stata una pubblicazione inaspettata, nel senso che fino all’ ultimo ero molto indeciso su quale brano suonare in occasione della Live Session, poi sul momento mi è stato indicato, con molto entusiasmo, proprio questo da Gianluca, e mi sono fatto trascinare dal suggerimento e dall’ euforia che aveva scatenato, anche perché è un pezzo che mi piace molto. E’ un pezzo dove esprimo il concetto dell’impotenza-potenza, dato che dove non riescono ad arrivare quasi mai le azioni, e gli atti fisici, arrivano le parole. Le parole sono capaci di tutto: sono capaci di ferire molto più di uno schiaffo, e capaci di dare sollievo e guarire le ferite molto più di una qualsiasi cura o medicina. Le parole sono importanti, ti fanno sorridere, ti fanno pensare, ti uccidono anche. Ci sono persone a volte irrecuperabili, non c’ è molto da fare, sono così e basta. E tutto questo è Pressofuso. Trovo veramente bello quello che si sta creando, sia con i ragazzi dell’etichetta, sia con i ragazzi della mia band, non solo per quanto riguarda un continuo lavoro di confronto costante su come e dove portare in tour i pezzi, ma è stata anche fondamentale l’esperienza di girare ed affrontare la live session in una location per me molto importate che è la mia alcova. Vivere questo tipo di esperienze mi rende molto felice.”

 

 

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