MESSINA. La trasformazione radicale di quattro aree urbane in spazi pubblici sostenibili, accessibili e inclusivi che migliorino la qualità della vita e favoriscano l’interazione sociale. È quanto prevede la proposta progettuale “RE-ALLocate” (REAL solutions for ALL to allocate social urban spaces for active mobility, tradotto: “Soluzioni reali per tutti per destinare spazi urbani sociali per la mobilità attiva”), un’iniziativa di taratura europea in cui il Comune di Messina è stato coinvolto con l’obiettivo di ridefinire gli spazi pubblici urbani per creare città più sostenibili, inclusive e resilienti al clima. Come? Trasformando in “Piazze di Comunità” quattro piazze cittadine: Piazza Barbazza (Camaro Inferiore), Piazza S. Matteo della Gloria (Villa Lina), Piazza Sant’Antonio da Padova (Sperone) e Piazza via Zafferia.

Nello specifico, Palazzo Zanca è stato individuato dal Comune di Cartagena (Spagna) per far parte di un consorzio di 20 partner e partecipare al bando 2024 del programma europeo “Horizon 2020”, uno strumento di finanziamento della Commissione europea dotato di un budget tra i più importanti a livello europeo che finanzia progetti sull’innovazione scientifica e tecnologica con l’obiettivo di determinare un significativo impatto nella vita dei cittadini. Palazzo Zanca, in questo partnenariato, svolgerà un ruolo di primaria importanza: qualora la proposta venisse approvata, insieme alle città di Cartagena, Fingal, Liepāja e Szombathely, Messina farebbe parte delle prime cinque città “Demonstrator” (laboratori di vita urbana) attraverso le quali verrà proposta e testata una gamma di soluzioni dimostrative di mobilità sostenibile che verrebbero poi divulgate e replicate in cinque città “follower” (Cascais, Gradiska, Reggio Calabria, Reggio Emilia e Tampere).

Cosa prevede, nello specifico, il progetto? “Gli interventi programmati per la nostra città mirano a ridefinire le aree in questione attraverso la promozione della mobilità sostenibile, la creazione di aree interdette all’uso dei veicoli privati così come di parcheggi e stazioni di bike sharing collegate alle reti ciclabili esistenti, l’accessibilità universale attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche, il monitoraggio ambientale attraverso appositi sensori IoT, l’installazione di pannelli solari per la pubblica illuminazione, di impianti di illuminazione con pannelli solari e sistemi intelligenti di gestione delle risorse idriche con giardini pluviali e superfici permeabili per mitigare le isole di calore urbane e ridurre il rischio di inondazioni – si legge nella delibera di Giunta – Gli interventi suddetti mirano, inoltre, a incoraggiare usi dinamici e sociali degli spazi pubblici creando ambienti accoglienti per persone con disabilità, anziani e famiglie e riducendo, al tempo stesso, l’inquinamento atmosferico e acustico così come la dipendenza dai combustibili fossili”.

Il budget complessivo della proposta progettuale “RE-ALLocate” è pari a €15.401.602,50 e, nell’ipotesi di ammissione a finanziamento, il budget previsto per il Comune di Messina e, più precisamente, per le aree individuate dal PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), è pari a €1.867.877,50. Il finanziamento europeo copre al 100% i costi complessivi del progetto.

“L’obiettivo generale della proposta è di sviluppare e condividere l’uso di informazioni basate su dati, consentendo interazioni cooperative tra tutti i segmenti sociali per fornire una soluzione integrata nel campo della promozione della mobilità urbana a basse emissioni di carbonio ed a migliorare l’inclusione sociale attraverso l’innovazione digitale e la governance partecipativa – si legge sempre nel documento approvato dalla Giunta del sindaco Federico Basile – La proposta mira, altresì, a sfidare gli approcci convenzionali alla trasformazione urbana definendo un nuovo modello di governance urbana che coinvolga le autorità locali, il mondo accademico e la società civile onde ridefinire i sistemi di mobilità urbana e gli spazi pubblici. La proposta ridefinisce radicalmente lo spazio pubblico, posizionando la mobilità urbana sostenibile come catalizzatore per la trasformazione delle aree urbane viste come ecosistemi dinamici modellati dall’immaginazione collettiva e dalle tecnologie innovative”.

“Il bando ‘Horizon 2020’ è rivolto a proposte progettuali incentrate sul miglioramento delle interazioni tra la comunità scientifica, istituti, programmi di ricerca ed enti locali al fine di accelerare i processi di cambiamento nella pianificazione strategica urbana verso la neutralità climatica e sono, in particolare, ammesse a finanziamento proposte progettuali che mirino allo sviluppo di soluzioni per la progettazione smart degli spazi pubblici urbani, alla implementazione di soluzioni di mobilità e/o energetiche testate per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 e ad aumentare la consapevolezza degli amministratori locali e dei cittadini sui temi della transizione verde e digitale – spiega la delibera di Giunta – Gli obiettivi generali del bando si fondano sulla constatazione che la scarsità di spazio pubblico urbano richiede oggi una progettazione urbana intelligente così come una pianificazione, gestione e definizione delle priorità nell’allocazione degli spazi urbani a diversi usi, strutture e servizi. Il programma Horizon mira ad incentivare le attività di pianificazione urbana onde rendere gli spazi pubblici più vivibili, consentendo al tempo stesso, una migliore connettività, accessibilità, interazione sociale, inclusione e transito nel contesto di un clima che cambia”.

Questi i soggetti che fanno parte del partenariato transnazionale:

  1. il Comune di Cartagena (ES), nella qualità di soggetto capofila;
  2. il Comune di Messina (ITA);
  3. il Comune di Fingal (IE);
  4. il Comune di Lieapaja (LV);
  5. il Comune di Szombathely (HU);
  6. l’Azienda Municipale per l’ Ambiente di Cascais (PT);
  7. il Comune di Gradiska (BA);
  8. il Comune di Reggio Calabria (ITA);
  9. il Comune di Reggio Emilia (ITA);
  10. il Comune di Tampere (FI);
  11. l’Associazione “KlimaBündnis der europäischen Städte mit indigenen Völkern der Regenwälder” (DE);
  12. l’Università di Cartagena (ES);
  13. l’Imperial College of science technology and medicine Londra (UK)
  14. l’Associazione “Empresarial Centro Tecnologico de la Energia y del medio ambiente de la Region De Murcia (ES);
  15. l’Associazione Libelium Lab Sl (ES);
  16. l’Associazione Pannon Business Network (HU);
  17. l’Associazione Eurovertice Consultores Sl (ES);
  18. l’Associazione Ekodoma (LV);
  19. l’Ente Morale Associazione A.R.C.E.S. (ITA);
  20. la City Of Dublin Energy Management Agency Limited (IE).
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