MILAZZO. Pescavano all’interno dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo di notte e in maniera illegale. E per sfuggire al fermo delle forze dell’ordine hanno fatto scattare le procedure di ricerca e soccorso in mare impegnando per oltre tre ore i mezzi e gli uomini della Capitaneria di Porto Guardia Costiera e dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo in un’operazione congiunta. La notte tra venerdì e sabato sono stati denunciati un 37enne ed un 42enne, incensurati, perchè ritenuti responsabile dei reati di cattura e raccolta di specie animali in amp e procurato allarme presso l’Autorità.

In particolare l’equipaggio della Motovedetta CP 875 della Guardia Costiera ed i Carabinieri della Sezione Radiomobile sono intervenuti nella zona della baia di Sant’Antonio, a Capo Milazzo, dopo aver ricevuto la segnalazione da parte dei volontari dell’Area Marina Protetta, che avevano notato la presenza di pescatori subacquei nel sito in cui le attività di pesca sono vietate. A seguire personalmente le operazioni di ricerca e fermo sono stati il presidente dell’Amp Giovanni Mangano e Peppe Maimone volontario Marevivo e operatore dell’Area.

Accortisi dell’arrivo dei militari, i due hanno tentato di dileguarsi, immergendosi nell’acqua, favoriti dal buio notturno, ma sono stati individuati: un sub è stato subito recuperato in mare, localizzato tramite le torce dagli operanti, mentre l’altro è stato trovato dopo oltre un’ora di ricerche, mentre si nascondeva tra la vegetazione terrestre. Quest’ultio è stato deferito anche per il reato di procurato allarme, in quanto, allo scopo di sottrarsi alle operazioni di identificazione e controllo, si era nascosto nonostante fosse stato segnalato come bisognevole di soccorso dal compagno, per asserite difficoltà in mare, causando l’attivazione delle procedure di ricerca e soccorso in mare, coordinate dalla Guardia Costiera.

«Individuare i due pescatori – dice il presidente Giovanni Mangano – non è stato per nulla facile. Devo ringraziare la Capitaneria e i Carabinieri per il lavoro svolto. La nostra collaborazione con le forze dell’ordine è preziosissima per combattere la pesca illegale e far rispettare le regole dettate dal nostro regolamento. Con loro abbiamo collaborato fin dal primo giorno in piena sintonia ottenendo risultatti lodevoli. Questo è solo l’ultimo in ordine di tempo».

I Carabinieri della Compagnia di Milazzo ed i militari della Capitaneria di Porto hanno sequestrato l’attrezzatura da sub dei due, e cinque chili di pesce, illecitamente catturato dai due, che sono stati anche sanzionati amministrativamente per un importo complessivo di tremila euro.

Il prodotto ittico sequestrato, giudicato idoneo al consumo umano dal servizio veterinario dell’Asp di Messina, è stato devoluto in beneficenza ad enti caritatevoli. I due uomini sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.

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