MESSINA. Una Messina senza macchine, green e pedonale, come se fosse un comune dei Paesi Bassi. A immaginare una versione bucolica della città dello Stretto è un’app concepita per “aggiungere un tocco di olandese” alle strade del proprio comune. Basta selezionare la via e l’intelligenza artificiale trasforma radicalmente viali e piazze, proponendo 4 differenti versioni di ogni singolo luogo (a volte bene, altre meno). Il risultato è affascinante: bastano degli alberi, un po’ di decoro e qualche arredo urbano in più, senza macchine parcheggiate ovunque, per trasformare posti comuni (e dalle potenzialità inespresse) in ciò che sarebbero potuti diventare (o che diventeranno in futuro, chissà). Fra i ‘trucchetti” più suggestivi del software, anche la sostituzione del malandato asfalto cittadino con basolati in pietra che cambiano del tutto il volto dei luoghi. Un po’ una beffa, dato che Messina le pavimentazioni antiche le avrebbe ancora in gran parte del centro storico… ma ben coperte da colate di cemento. Protagonisti di tutte le immagini fiori e piante, che arredano le strade lì dove nella realtà macchine, segnaletiche e cordoli hanno la meglio.
Così ad esempio la via Garibaldi con le sue macchine in seconda fila, confusione e clacson ai semafori all’ora di punta, diventa un’isola pedonale fatta in basolato, con alberi (quelli sono veri) e i tavolini fuori dai locali, come Corso Garibaldi, a Milano.
Cambiano del tutto aspetto anche il corso Cavour, via Cesare Battisti e piazza Antonello, che fa un balzo indietro nel tempo negli anni ‘50, prima dell’invasione delle 4 ruote.
Anche il viale San Martino, nell’ultimo anno spettatore inconsapevole di chiusure, aperture, pedonalizzazioni e le solite polemiche, viene modificato. Ad essere toccate però questa volta non sono le corsie dedicate alle macchine ma anche quella del tram, che diventa una zona pedonale e ciclabile.
A Provinciale, ridotto ormai a una corsia perenne, l’intelligenza artificiale elimina il doppio binario del tram e le macchine parcheggiate sostituendoli con del verde.
Villa Lina, a Giostra, cambia completamente volto. Le buche vengono eliminate , il verde recintato e i marciapiedi ripristinati.
Anche Tremestieri viene del tutto modificato e il tratto di strada che porta alla tangenziale viene ricoperto di fiori, verde e tavolini.
I laghi di Ganzirri, infine, si riappropriano dei loro spazi e del verde con una zona piena di fiori, piante e corsie dedicate a biciclette e pedoni.
È solo un gioco, chiaro, ma la dice lunga sulle potenzialità inespresse di una città martoriata, e sulle occasioni perdute.

via Sant’Agostino

il torrente Annunziata

Piazza del Popolo
Non dovrebbe essere abitata dai Messinesi unico vero grosso problema della città.
Certo dunque chi se ne frega di una persona che deve andare in ospedale, dei disabili, e la gente anziana, ambulanze o semplicemente cittadini che vogliono utilizzare la propria auto per muoversi più facilmente. Potete suggerire a un bambino disabile di muoversi in bici? O a piedi? O un anziano di costringerlo a fare km? La vostra città ideale fondata su egoismi e strategie speculative non mi interessa personalmente. Continuate a immaginare ma con i piedi per terra!!!
Effettivamente nei Paesi Bassi non esistono le ambulanze, gli ospedali, gli anziani, i disabili o i mezzi pubblici o eccezioni per queste categorie.
Questo significa che “quasi” tutte le città del mondo sono in preda dei barbari!!Forse ci sono soluzioni a noi sconosciute o sono tutti impazziti?
Ne toglierei parecchi di gente che ….
La città dovrebbe essere al servizio dei cittadini e non vietata a costoro.
Perché non provarci in un area / zona / paese della Provincia? Accessibile solo ed esclusivamente ad e- bike, monopattini, auto moto e bus elettrici.
Condivido, ma credo che l’intelligenza artificiale non abbia mai guidato un monopattino sulle pietre, per cui diventa quasi inutilizzabile…
Non vedo negozi. Forse bisognerà prendere l’auto per andare in un mega centro commerciale?
ma non ci rompete le “cosidette” voi e queste follie da intelligenza artificiale…
Realizzare un sogno superlativo,impegnarci col cuore, con la mente economica e con tutte le nostre forze.
Forse ci sarà, anche, e sottolineo anche, il concetto di “qualità della vita” delle città, se i nostri figli,
sempre più numerosi, vanno a vivere altrove. E’ un fatto di cultura moderna urbana, che, purtroppo non coinvolge neanche le persone che dovrebbero essere più sensibili. Tutti vogliono auto, auto , auto. Come nei paesi, nelle cittadine, nei villaggi e non nelle città del mondo.