MESSINA. Anche a distanza di 4 giorni dalla sua pubblicazione, continua a far discutere l’ordinanza del sindaco Cateno De Luca che impone misure più restrittive nel Comune di Messina, già in “zona rossa” alla luce delle disposizioni nazionali e regionali. A finire al centro delle critiche, in questo caso, sono le regole per l’attività fisica (in forma individuale), consentita solo tra le 7 e le 10 del mattino o tra le 18 e le 20 di sera. Ad intervenire sull’argomento, in una lettera, è un cittadino, che prende di mira le discrepanze con il Dpcm, gli orari previsti dall’ordinanza (“i più freddi”) e i possibili assembramenti nelle piste ciclabili.

Di seguito il suo contributo:

«Dunque, fatemi capire, se faccio una passeggiata solitaria sotto casa, una corsa o una pedalata, fuori dagli orari compresi tra le 7 e le 10 al mattino e le 18 e le 20 la sera, rischio di incorrere in una sanzione da 400,00 a 1000,00 euro. Ho capito bene? Nell’ultima ordinanza del Sindaco di Messina, si legge appunto proprio questo, nonostante dpcm e ordinanza regionale consentano di svolgere l’attività motoria a qualsiasi orario e limitandola esclusivamente nei pressi della propria abitazione, all’aperto ed in forma individuale.

Come successo anche nel Marzo 2020, bersaglio delle istituzioni che non sanno affrontare con efficacia il contenimento dei contagi e di quei cittadini che sostengono questi provvedimenti, diventa la corsetta o la passeggiata, quando studi ed evidenze scientifiche dimostrano che l’attività fisica è indispensabile per il benessere psicofisico e per il rafforzamento delle difese immunitarie.

Una previsione di questo tipo, oltre ad essere immotivata, perché non ci può essere nessuna relazione tra il contenimento del contagio e la limitazione allo svolgimento di un’attività motoria o sportiva in forma individuale, diventa anche ingiusta e irrispettosa della dignità umana, perché viene concessa solo nelle ore, che tutti sanno bene, essere più fredde della giornata.

Suggerite a chi di dovere che basterebbe semplicemente intensificare (qualora ci siano mai stati) i controlli nelle aree che possono favorire promiscuità tra sport e aggregazione, dove appunto ci potrebbe essere chi sfrutta l’occasione dello sport e della passeggiata per organizzare incontri e quindi contatti con altre persone. A Messina poi sono davvero poche, una su tutte la corsia ciclabile della litoranea nord, che essendo molto stretta e in parte priva di marciapiede, può creare facilmente degli assembramenti, anche involontari».

A prendere posizione sull’argomento è anche il consigliere comunale del Movimento 5 stelle Andrea Argento: .«L’inattività fisica può essere letale e creare danni enormi ad un organismo – spiega sui social – Ciò che sarebbe corretto fare può esser solo promuovere ed incentivare sport ed attività motoria in tutti i modi possibili. Per questo motivo è assurdo che l’Ordinanza del Sindaco di Messina riduca gli orari in cui è possibile fare attività fisica a pochissime ore durante il giorno, specie confinandola in orari tra i più freddi ed umidi della giornata».

«Fare sport in forma individuale, mantenendo il distanziamento, può soltanto fare bene e non crea alcun rischio, per questo motivo è permesso sempre ed in tutte le città d’Italia, tranne qui. Peraltro, ridurre le ore, fa ottenere l’effetto contrario costringendo tutti a praticarlo negli stessi momenti. Siamo alle solite», conclude.

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