MESSNA. Pesanti condanne per una tranche dell’operazione “Far west” condotta dai carabinieri lo scorso aprile. Le ha decise il gup Eugenio Fiorentino nel processo che si è svolto con il rito abbreviato. Sono stati condannati: Maurizio Calabrò a 9 anni e 10 mesi, Beniamino Cirillo a 11 anni, Angelo Crisafi a 11 anni e 4 mesi,  Alessandro La Boccetta a 10 anni, 8 mesi e Giuseppe Giacoppo a 3 anni, 4 mesi.

Le indagini dei carabinieri – coordinate dal sostituto procuratore Antonio Carchietti – misero fine al clima da “far west”  a Santa Lucia sopra Contesse, Gazzi e Villaggio Aldisio. Diversi gli episodi al centro dell’indagine, come l’estorsione ad un uomo che aveva contratto un debito e che sarebbe stato pesantemente minacciato prospettando ritorsioni anche per i suoi familiari. Altro episodio riguarda un giovane bastonato per non aver pagato la droga. Il nonno, per togliere dai guai il nipote, aveva provveduto a saldare il debito arrivando a consegnare la propria auto come garanzia. L’inchiesta ha anche fatto luce sugli spari contro la vetrina di una bottiglieria  di via Consolare Valeria. Un grave episodio che si verificò il pomeriggio del 21 novembre 2014. In due arrivarono a bordo di uno scooter sparando contro la vetrina. Per fortuna non ci furono feriti anche se gli spari rischiarono di mettere seriamente in pericolo tante persone.
Nella difesa sono stati impegnati gli avvocati Pietro Ruggeri, Salvatore Silvestro, Domenico Andrè, Rita Pandolfino, Antonio Bongiorno.
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