Ecco il video, diramato dai Carabinieri di Messina, sull’uccisione del vigile del fuoco Roberto Scipilliti. 

Nelle immagini delle forze dell’ordine la ricostruzione con i momenti salienti delle indagini che hanno portato al fermo della 47enne Fortunata Caminiti, accusata di omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere. 

 

La vittima era scomparsa nel primo pomeriggio del 5 gennaio, dopo essersi allontanato dalla sua casa di Roccalumera a bordo del suo fuoristrada, ed era stato ritrovato privo di vita, in località Rina Superiore, il 14 gennaio.

Nel corso delle indagini, l’attenzione degli investigatori veniva subito attirata una Fiat Panda gialla di cui non si riusciva a leggere la targa, ma che transitava alle 15.28 in direzione mare/monte, verso il luogo del rinvenimento del cadavere con a bordo più persone non distinguibili. Alle successive 15.35 – dunque solo dopo 7 minuti – il mezzo veniva registrato mentre tornava in senso opposto dal luogo di rinvenimento del cadavere.  (Immagini nel video)

Dalla telecamera si riuscivano ad apprezzare particolari importanti come una leggera ammaccatura al lato sinistro della targa posteriore. Essendo evidente il collegamento tra l’utilitaria e l’omicidio, i Carabinieri iniziavano l’analisi di centinaia di telecamere di videosorveglianza presenti sull’intero litorale jonico,  attività che consentiva di ricostruire la targa della vettura ricercata e ritrovarla all’alba del 20 gennaio. 

Si trattava di un mezzo intestato a una ditta di noleggio del catanese, che il 4 gennaio (il giorno precedente la scomparsa di Scipilliti) era stata affittata a  Fortunata Caminiti, che nella circostanza aveva presentato documenti falsi. L’auto era stata restituita con un giorno di ritardo, tanto che la donna si era dovuta giustificare dicendo che a bordo della vettura vi era stata una lite violenta tanto che alcuni suoi amici erano ricoverati in ospedale.  Precisava anche che l’auto si era sporcata di sangue ed aveva provveduto a pulirla con l’alcol. 

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