MESSINA. «Vaffanculo Trenitalia». È la sintesi laconica e perentoria del recente viaggio a Roma del sindaco Cateno De Luca, che fra foto in posa e post al vetriolo ha documentato su Facebook le difficoltà che tantissimi cittadini affrontano ogni giorno nei loro spostamenti verso la Capitale (e oltre). A finire nel mirino del sindaco, in particolare, il ritardo del treno, di ben 40 minuti, l’assenza di bar, centri di assistenza e sedili, l’aria condizionata che funziona a rate e l’impossibilità di prendere un caffè in tutta la tratta. «Tutto questo ancora accade sul carro bestiame Messina – Roma di Trenitalia, per giunta in ritardo!», scrive il primo cittadino. «Complimenti Trenitalia!».
A “rispondergli”, sempre su Facebook, è la deputata nazionale del M5s Antonella Papiro, che invita il sindaco a farsi qualche domanda, addossando le responsabilità ai precedenti Governi, con un (poco) velato riferimento a Forza Italia.
«Adesso, oltre alle colleghe di Forza Italia e Fratelli d’Italia – scrive la pentastellata – a svegliarsi improvvisamente sulle condizioni del trasporto ferroviario al Sud è Cateno De Luca. Addirittura si sarebbe scandalizzato per l’inadempienza alla sua richiesta, a bordo di un treno, in merito ad un caffè. Mio caro Sindaco metropolitano, forse è bene metterla a conoscenza della tragica situazione alla quale ho dovuto far fronte all’inizio della mia legislatura, da quando ho deciso di usufruire del mezzo ferroviario.
Bagni perennemente guasti, compartimenti allagati, porte impossibilitate ad aprirsi, locomotori del dopoguerra, cinghie di protezione rotte, aria condizionata assente, ritardi indecenti, sistema di prenotazione sballato… Altro che caffè! Situazione che ho immediatamente documentato, denunciato, e che ci stiamo premurando di risolvere con tutto l’impegno possibile».
«Magari, la prossima volta, se la faccia qualche domanda in più! Forse scoprirà – prosegue – che questa meravigliosa ereditatà è quella che ci ha lasciato la cattiva gestione (per non dire assente) delle vostre classi governative. Magari ne parliamo meglio di fronte a quel caffè che non ha avuto la possibilità di bere. Chiaramente offro io! Un’ ultima cosa, visto che siamo in tema di denunce – conclude – piuttosto che pensare a quella del trasporto ferroviario, cerchi di porre l’attenzione sui disagi relativi alla sua città, che versa in condizioni pietose. Ne guadagnerebbe sicuramente in credibilità».