MESSINA. Si è conclusa ieri, 9 agosto, la due giorni AUNNI ANNARI a Torrefaro, nel luogo in cui dovrebbe sorgere il pilastro siciliano del ponte, per gridare, tra musica, arte e momenti di riflessione, il no al mostro di cemento ed acciaio. La rassegna Noponte promossa dal comitato Noponte Capo Peloro con l’aiuto di un gruppo di giovani simpatizzanti è stata un successo di pubblico, soprattutto giovanile, che ha spaziato dalla musica dei Basiliscus P e di Novo alla “Jam dello Stretto” (momento di letture, performance ed esibizioni teatrali di giovani messinesi) ed ai i djset di Collider Dj e Nemo.

Momenti di riflessione sono stati “Prenota il tuo miliardo” per utilizzare in maniera alternativa e sostenibile i soldi previsti per il ponte (l’attività dei tavoli di lavoro, a cui hanno partecipato esponenti locali e nazionali di associazioni e comitati è stata coordinata da Sbilanciamoci) e il primo “Stati generali Noponte” in cui 16 comitati ed organizzazioni Noponte delle due sponde si sono confrontati sulle modalità con cui condurre la lotta contro il ponte. Presente anche il segretario nazionale di Italia nostra ed un rappresentante del movimento No tav. A conclusione degli Stati generali si è tenuta una Passeggiata Noponte nei luoghi che verrebbero sventrati dal ponte, guidata da Renato Accorinti e Daniele Ialacqua. Nella due giorni c’è stato spazio per la presentazione di libri tra cui “C’era due volte il ponte sullo Stretto” di Daniele Ialacqua, presentato con un originale podcast, ed i libri della casa editrice messinese Mesogea “Colapesce” di Ignazio Buttita ed il fumetto “Nel ventre dell’Orca” di Michela De Domenico, oltre a mostre fotografiche ed artistiche di giovani artisti messinesi con l’abitudine di tornare.

Da non dimenticare infine l’incontro con Angela Balzano, ricercatrice all’università di Torino, per l’incontro “Compost da (a)mare”, una riflessione sull’ambiente che ci circonda e sui significati ad esso legati, accompagnata dalle sonorità dell’ingegnere del suono Enzo Cimino. «Non c’è forse modo migliore- si legge in una nota del Comitato- per sintetizzare lo stato d’animo di questa intensa due giorni che utilizzare il saluto finale della lettera che gli “Extinction Rebellion Italia” di Bologna hanno inviato agli organizzatori della rassegna: “Con rabbia e amore”»

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