MESSINA. “La concessione agli operatori economici del settore dei beni immobili del demanio marittimo costituisce un volano di sviluppo dell’economia turistica della nostra Regione, contribuendo a creare opportunità di lavoro, specie per i nostri giovani”. Così interviene il deputato regionale del Pd Franco De Domenico, sottolineando che “Non riesco a capire quali possano essere i motivi che ostano alla pubblicazione dei bandi di concessione da parte della nostra Regione. Misteri della nostra terra. Invece di favorire l’occupazione, la si ostacola.”

Sollecitato dagli operatori economici del settore della provincia di Messina, De Domenico ha presentato all’Assessore Regionale al Territorio e all’Ambiente, Salvatore Cordaro, una specifica interrogazione urgente.

“Succede, infatti, che nonostante fin dal mese di novembre siano stati individuati e censiti ben 52 immobili regionali ricadenti nel demanio marittimo, dei quali ben nove nella Città metropolitana di Messina, ad oggi è stato approvato con il D.D.G. n.4 del 4/01/19 un solo ‘Bando per l’assegnazione in concessione dei beni immobili della Regione Siciliana’ – si legge sul comunicato – limitato a 19 lotti sui 52 annunciati, dei quali nessuno risulta essere ubicato nella Città Metropolitana di Messina”.

“Come era stato annunciato dal Governo regionale nella conferenza stampa del 28 novembre 2018, gli obbiettivi erano ambiziosi: incrementare l’attività economica in prossimità delle aree costiere, compatibilmente con la salvaguardia del contesto; accrescere le entrate erariali; avviare importanti processi di riqualificazione del territorio“.

“Tutti buoni propositi – continua la nota – ma se non si procede con immediatezza saranno solo un libro dei sogni. Intanto anche questa stagione estiva risulta compromessa”.

“Ho chiesto pertanto – conclude De Domenico – all’assessore Cordaro perché, more solito, la nostra provincia resta sempre indietro nelle scelte e perchè per nessuno dei 9 beni censiti nella stessa sia stato pubblicato il bando di concessione; ma soprattutto, cosa si aspetta ad emanare gli altri bandi? L’inverno o la prossima estate? Vigileremo affinché sia impressa una accelerazione alle procedure, mantenendo alta la tensione su questa problematica”.

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