MESSINA. Ennesima puntata del “pasticcio” di Natale a Piazza Cairoli. Dopo la conferenza stampa di MessinaIncentro, arriva oggi la lunga e articolata replica dell’assessore Dafne Musolino, che rispedisce al mittente le accuse e mette i puntini sulle i, accusando in sostanza l’associazione di aver voluto lucrare sulle iniziative natalizie e annunciando la presentazione di quanto esposto di seguito all’Autoritå Giudiziaria per consentire ogni opportuno chiarimento e accertamento.

Tanti gli aspetti affrontati dall’assessore, che fornisce una versione agli antipodi rispetto a quella fornita da Davide Gambale e Lino Santoro: l’Amministrazione – secondo l’esponente della Giunta – non era a conoscenza di un ticket di ingresso al Giardino delle Luci né di un accordo fra la MessinaIncentro (“associazione senza scopo di lucro”) e la Albalux. Addirittura, l’amministrazione dichiara di non essere stata messa al corrente del coinvolgimento di società terze. Fra i motivi dello scontro, anche le dimensioni stesse del Giardino, il misterioso “cortocircuito” e i danni subite dalle luminarie a causa del maltempo.

E’ l’ultimo capitolo, in ordine di tempo, di una vicenda a metà tra il ridicolo e il grottesco, in cui ad uscire sconfitta è stata tutta la città e  perdere la faccia sono pressoché tutti gli attori coinvolti. Alla fine della fiera, quello che emerge è che l’amministrazione ha delegato l’organizzazione della festa più importante dell’anno, nel luogo più prestigioso, senza sapere cosa sarebbe stato realizzato. Con controlli e verifiche eseguite solo a cose fatte.

Di seguito il contenuto integrale della lunga risposta: 

«Con riferimento alla Conferenza Stampa del 18 dicembre 2019 convocata dalla Associazione Messina Incentro per chiarire alcuni aspetti relativi alla organizzazione della manifestazione “Natale a Piazza Cairoli”, nel prendere atto delle gravi dichiarazioni rese dalla stessa Associazione si rende necessario ristabilire la verità dei fatti, che non possono essere stravolti o modificati secondo le convenienze dell’Associazione che, in ogni caso, è tenuta a rispondere di quanto dichiarato e del proprio inadempimento.
Partendo dall’inizio di questa vicenda, che sta assumendo sempre più un tono farsesco, rammentiamo che in data 4/11/2019 l’ Associazione Messina Incentro ha presentato una proposta all’Amministrazione comunale per I’organizzazione di “una serie di eventi che riguardano prevalentemente il centro commerciale della città e, nello specifico, piazza Cairoli.
Gli eventi… saranno interamente finanziati dai privati con la compartecipazione del Comune di Messina che dovrà fornire il relativo supporto in termini di servizi, garantendo la gratuità dell’occupazione del suolo, delle tasse pubblicitarie (collocazione di totem pubblicitari, schermi led, e mezzi per la promozione di case automobilistiche) e la fornitura di energia elettrica oltre che del palco e sedie, necessari per la realizzazione degli eventi. Per questo motivo, vista la larga partecipazione degli anni scorsi di imprenditori locali, si è pensato di avviare una campagna di crowfounding, allo scopo di raccogliere le risorse necessarie, e donare ai messinesi un Natale 2018 (id est, 2019 n.d.t.) indimenticabile e creare un ‘atmosfera coinvolgente”.
Nel dettaglio, l’Associazione dichiarava che la Manifestazione sarebbe consistita nella collocazione di una pista di pattinaggio, nell’allestimento di una casa di Babbo Natale, di un villaggio a tema natalizio con 24 casette per consentire I’esposizione dell’artigianato locale e dei prodotti enogastronimici, nella realizzazione di uno “straordinario Giardino delle Luci (dimensioni 60 mt. x 25 mt) all’interno del quale saranno esposte delle autentiche opere d’arte luminose” e di un’area giochi per i più piccoli.
Questa in sintesi era la presentazione della manifestazione che il 4 novembre 2019 la Messina Incentro formalizzava all’Amministrazione comunale, nella quale come può agevolmente verificarsi, non si parla mai né di spettacoli a pagamento né che parte o tutti i servizi sarebbero stati eseguiti da soggetti terzi, diversi dall’Associazione e/o dai suoi associati.
Sul punto, ossia sulla assenza di biglietti di ingresso e tariffe di qualsiasi tipo, sull’assenza di appalto o forniture da parte di soggetti terzi di prestazioni e/o servizi, soccorre lo stesso Statuto dell’Associazione, che stabilisce che la Messina Incentro è una Associazione senza fini di lucro che tra i suoi fini sociali quello di raggruppare gli esercenti di attività commerciali, professionisti, pubblici esercizi, artigiani e coloro che esercitano o hanno esercitato un’attività di servizi e/o professionale, sul territorio ricadente nel Comune di Messina, stabilendo inoltre che “l’associazione si deve avvalere prevalentemente di prestazioni volontarie. personali e gratuite dei propri aderenti e non può assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo se non per assicurare il regolare funzionamento degli organi sociali o qualificare le attività che siano necessarie per il raggiungimento dello scopo sociale” (vedi Atto Costitutivo dell’Associazione Culturale Messina Incentro, art. 3 e Statuto Associazione Culturale Messina Incentro, registrato in Messina in data 21/11/2018 al num. 1964 Serie Il).
Con tali premesse, che garantivano dunque una valenza prettamente culturale della manifestazione e l’assenza di finalità di lucro, considerata anche l’assenza di ulteriori proposte da parte di altre associazioni e/o operatori di qualsiasi tipo, l’Amministrazione Comunale decideva di avviare una interlocuzione con la Messina Incentro per verificare la fattibilità della manifestazione.
Venivano dunque richiesti i documenti e tutto quanto necessario a procedere alla formalizzazione della delibera per I’approvazione della manifestazione.

In nessuno di questi documenti la Messina Incentro ha mai fatto riferimento al fatto che le maggiori attrattive della manifestazione sarebbero state affidate a soggetti terzi, estranei all’Associazione, cosi come mai stato chiarito che per potere beneficiare dei servizi offerti sarebbe stato richiesto il pagamento di un biglietto di ingresso.

Tuttavia I’ Amministrazione comunale, in via prudenziale e coerentemente con le disposizioni dettate dal regolamento Comunale sulla COSAP, nell’esitare la delibera di Giunta n. 742 del 23/11/2019, con la quale veniva deliberato di promuovere la Manifestazione Natale a Piazza Cairoli, concedeva l’esenzione all’Organizzazione per il pagamento del canone di occupazione di spazi pubblici, specificando però che “I’esenzione del tributo da parte del Comune non comprende le attività commerciali accessorie all’iniziativa, gestite da privati, quali giostre, attrazioni intrattenimenti vari e specificatamente: pista di pattinaggio (30 mt. x 12 mt.), giostrine per i più piccoli, e casette in legno da adibire all’esposizione di prodotti dell’artigianato locale e prodotti enogastronomici”.
La superiore specificazione veniva formulata dalla Giunta Comunale dopo avere appreso, in modo informale, che le attività di pista di pattinaggio, delle giostrine e dei box per esposizione di prodotti artigianali ed enogastronomici sarebbero state gestite dalla Messina Incentro mediante il pagamento di un ticket a rimborso.
Del Giardino delle Luci, invece, non veniva ancora chiarito nulla, anzi I’Associazione affermava nel corso della conferenza stampa che si svolgeva nella Sala Giunta del Comune che avrebbe realizzato uno spettacolo mai visto prima in città. Dopo la deliberazione della Giunta Municipale, l’Associazione Culturale Messina Incentro iniziava l’allestimento del Villaggio di Natale, posizionando le casette, il palco, il totem pubblicitario, l’albero di Natale, la pista di pattinaggio e il Giardino delle Luci che all’inizio si presentava come un’area chiusa, oscurata alla vista da una serie di teli verdi (di quelli in uso ai cantieri edilizi) che, cosi veniva assicurato, sarebbero stati prontamente rimossi all’apertura.
Durante la festa dell’accensione dell’Albero con grande enfasi l’Associazione ribadiva di avere offerto ai messinesi un grande Natale, ma solo in quel momento si scopriva che per entrare nel Giardino delle Luci l’Associazione avrebbe richiesto il pagamento di un ticket di ingresso di € 5,00 a persona!
Sempre nella medesima serata si apprendeva che anche per visitare la Casa di Babbo Natale I’Associazione pretendeva il pagamento di un ticket di € 5,00 a persona. Chiamata a fornire le dovute spiegazioni, l’Associazione Culturale (che non ha fine di lucro secondo il suo stesso atto costitutivo) chiariva che il Giardino delle Luci era stato realizzato dalla Albalux e che il biglietto di ingresso veniva incassato dalla Messina Incentro, che però poi avrebbe dovuto girarlo alla società Albalux.
Nella notte tra 1’8 dicembre 2019 e l’alba del 9 dicembre, l’Assessore Musolino, su specifico incarico del Sindaco, convocava la Messina Incentro e i rappresentanti della società che aveva allestito il Giardino delle Luci (Albalux Luminarie) chiedendo di avere tutti i chiarimenti e tutta la documentazione che regolava i rapporti tra le parti.
In data 10 dicembre 2019, I’Associazione trasmetteva la copia di un “Contratto di Fornitura” stipulato in data 7/12/2019 con il quale la Albalux Luminarie si era impegnata con l’Associazione Messina Incentro alla organizzazione di un evento, dietro pagamento di un ticket, denominato Giardino delle Luci. Nel detto contratto veniva inoltre stabilito che I’importo del ticket era fissato ad € 2.50 e sarebbe stato gestito in collaborazione tra I’Associazione e la Albalux Luminarie.
Sempre nel contratto di fornitura l’ Associazione Messina Incentro si impegnava a corrispondere alla  Albalux Luminarie la somma di € 64.000,00 + IVA alla conclusione dell’evento.

Dunque l’Amministrazione comunale ha appreso dell’esistenza di un contratto di fornitura tra la Messina Incentro e la Albalux e dell’esistenza di un ticket di ingresso solo il 9 dicembre 2019 (al termine dell’incontro in Sala Giunta). A questo punto il Sindaco interveniva nel tentativo di salvaguardare I’iniziativa ma eliminando ogni speculazione commerciale, stabilendo con la Messina Incentro dei correttivi necessari al mantenimento della manifestazione, che venivano formalizzati nel “Verbale di incontro del 9/12/2019 e ratifica delle condizioni per 10 svolgimento del Giardino delle Luci nell’ambito della Manifestazione del Natale a Piazza Cairoli”, nel quale l’ Associazione dichiarava per la prima volta che per I’allestimento del Giardino delle Luci si era rivolta alla società Albalux ed il Sindaco, nel prendere atto di tale dichiarazione, ribadiva che il costo del biglietto doveva essere ridotto, non trattandosi di iniziativa commerciale.

Dopo un ampio confronto, la Messina Incentro si impegnava a rispettare le seguenti condizioni per  lo svolgimento della manifestazione: il pagamento della COSAP ai sensi dell’art. 25 del regolamento Comunale COSAP in 3 rate, di cui l’acconto entro la giornata dell’11/12/2019 ed il saldo entro il termine della manifestazione (7/01/2020) con esenzione dal pagamento del canone solo per le casette di esposizione dell’artigianato e dei prodotti enogastronomici; il mantenimento della attrazione Il Giardino delle Luci per tutta la durata della manifestazione dal 7 dicembre 2019 fino al 7 gennaio 2020; la piena visibilità anche all’esterno dell’area occupata dal Giardino delle Luci; il pagamento di un biglietto di ingresso dell’importo di € 2,00 a persona, con esclusione del pagamento per i bambini fino al 20 anno di età e per i soggetti disabili.
Dunque, nella mattina del 10 dicembre 2019 1’Assessore Musolino invitava l’Associazione a fornire il dato preciso sulle superfici occupate, rilevando che la planimetria allegata alla delibera non consentiva di effettuare il calcolo con precisione.
Dopo le numerose sollecitazioni dell’Assessore, veniva trasmessa una email da tecnico F. Ceraolo su incarico di Davide Gambale, con una generica elencazione di superfici ma priva di asseverazione. Pertanto, considerata I’evidente inattendibilitå di una simile indicazione, l’Assessore Musolino chiedeva alla Polizia Municipale di eseguire I’accertamento sul posto (nota prot. 391832 del 10/12/2019), ottenendo la conferma che i dati inviati dall’Associazione erano palesemente errati. Basti pensare che l’Associazione aveva dichiarato nella proposta del 4/11/2019 che il Giardino delle Luci aveva una superficie di 1.500 mq (60 mt. x 12 mt), mentre nella email del 9/12/2019 dichiarava che occupava una superficie di 720 mq…. Ma a seguito dell’accertamento della Polizia Municipale risultata occupare la maggiore superficie di ben I. 783 mq! Le superfici rilevate venivano trasmesse al Dipartimento Servizi Tecnici per l’elaborazione dei conteggi per il pagamento della COSAP, che venivano elaborati dall’ufficio e trasmessi all’ Associazione Messina Incentro, con invito al pagamento della prima rata, che veniva effettivamente corrisposta.

Dunque l’intervento dell’Assessore Musolino si rendeva necessario perché la stessa Associazione, in difformità a quanto stabilito nel regolamento COSAP non aveva presentato I’istanza per I’acquisizione delle autorizzazioni, come rilevato dallo stesso Dirigente del Dipartimento Servizi Tecnici con propria nota n. 397089 del 13/12/2019.

Questi sopra rappresentati sono i fatti, privi di coloriture e scevri da opinioni di qualsiasi genere. Con riferimento tuttavia alle dichiarazioni rese in occasione della Conferenza stampa del 18 dicembre 2019 dai sigg.ri Amante Pasquale e Gambale Davide, anche alla luce di quanto innanzi esposto e documentato, non può non rimarcarsi quanto segue.
La Messina Incentro non ha mai rappresentato all’Amministrazione comunale di avere affidato alla Albalux Luminarie la realizzazione del Giardino delle Luci, né di essersi impegnata al pagamento di un corrispettivo per la pretesa fornitura di un servizio (non di servizio si tratta, in verità, ma di una prestazione d’opera a titolo oneroso).

Il biglietto per l’ingresso al Giardino delle Luci stato emesso ed incassato dalla Messina Incentro, unico soggetto con il quale l’Amministrazione comunale ha assunto un impegno, concedendole l’organizzazione dell’evento Natale a Piazza Cairoli, ponendo a suo carico tutti gli oneri ed i costi della relativa organizzazione e gestione, prevedendo espressamente che per eventuali attività collaterali di tipo commerciale sarebbe stato richiesto il pagamento della COSAP.
Il contratto tra la Messina Incentro e la Albalux reca la data del 7/12/2019 (ammesso che sia stato stipulato quel giorno e non qualche giorno dopo), e successivo alla proposta del 4/11/2019 di realizzazione del Villaggio di Piazza Cairoli e della stessa deliberazione di G.M. n. 742 del 23/11/2019, tale contratto stato trasmesso all’Amministrazione solo in data 10/12/2019, dunque inopponibile al Comune di Messina che non vi ha preso parte e che ne venuto a conoscenza solo dopo i fatti incresciosi occorsi nei giorni dell’8 e del 9 dicembre 2019.
La Messina Incentro una Associazione Culturale senza fini di lucro, che si era proposta di organizzare un villaggio natalizio con un crowfounding tra gli imprenditori locali, senza alcun costo a carico del Comune di Messina. Si invece appreso che per quasi tutte le attività organizzate I’ Associazione ha imposto il pagamento di un ticket, che viene emesso ed incassato dalla stessa Associazione che, contrariamente al suo stesso Statuto, sembra esercitare dunque un’attività commerciale.
Quanto poi alla durata e permanenza della attrazione Il Giardino delle Luci, non può non rilevarsi che I’ Associazione si dimostrata inadempiente ai suoi obblighi, come sanciti nella proposta, stabiliti nella Deliberazione G.M. n. 743 del 23/11/2019 e ratificati nel verbale del 10/12/2019 ove la Messina Incentro si impegnava a mantenere il Giardino delle Luci fino al 7 gennaio 2020, pena la revoca della Delibera di G.M. n. 742 del 23/11/2019 “con riserva da parte dell’Amministrazione comunale di agire nei confronti della Messina Incentro per il risarcimento dei danni, anche di immagine, che ne potranno derivare al Comune di Messina”.

Sul punto non può non rimarcarsi la fretta con la quale, in poche ore, la Albalux Luminarie ha provveduto allo smantellamento di tutta la struttura per i pretesi danni causati dal maltempo, senza che la MessinaIncentro, unico soggetto dotato di legittimazione a interloquire con l’Amministrazione Comunale, abbia invitato a verificare in contraddittorio l’esistenza dei danni ed i tempi occorrenti alla loro riparazione, preferendo levare le tende nel minor tempo possibile.

Del tutto inaccettabile risulta poi la ricostruzione dei fatti operata dalla Associazione con riferimento al corto circuito del 9 dicembre. Al riguardo non può che ribadirsi che di “corto circuito” ha parlato la stessa Associazione ai giornalisti accorsi sui Iuoghi, e che l’invio sul posto della pattuglia della Polizia Municipale stato disposto proprio al fine di apprendere quanto stava accadendo, stante la assenza di qualsiasi dichiarazione da parte degli organizzatori nell’immediatezza dei fatti ed il timore che si potessero verificare incendi nella piazza. Che poi si fosse trattato, invece che di un corto circuito elettrico, di un “cortocircuito istituzionale” si è appreso solo ieri mattina dalle dichiarazioni rese dagli organizzatori, ma giova rammentare al sig. Amante che lui stesso ha pubblicato un video su Facebook nel quale dichiarava che la sera del 9 dicembre la Albalux aveva avuto un momento di sconforto ed un piccolo guasto ma che, superate le difficoltà, aveva deciso di mantenere l’installazione. Prendeva la parola lo stesso rappresentante della Albalux, il quale dichiarava che nonostante avessero ricevuto altre proposte, avevano deciso di restare a Messina perché si sentivano ispirati dalla cittadinanza (sic!).

Ecco dunque che forse le ragioni per le quali la Albalux Luminarie ha smantellato in fretta e furia il Giardino delle Luci non sono da imputarsi alla impossibilità di procedere alla riparazione dei danni causati dal maltempo, ma all’impossibilità di realizzare il profitto pattuito con la MessinaIncentro e, parallelamente, alle ventilate altre offerte che sembra siano state ricevute dalla stessa società, che forse sono già andate a buon fine e magari hanno già visto la realizzazione di un Giardino delle Luci in qualche altro Comune d’ltalia.

Il contenuto delle dichiarazioni rese dalla Associazione Messina Incentro lasciano in chi le ascolta la sgradevole impressione che I’Associazione avesse maturato la convinzione che il Comune si sarebbe assunto l’onere di sostenere i costi per la organizzazione della Manifestazione, mentre gli eventuali profitti sarebbero stati incassati dalla Messina Incentro. Ovviamente una simile convinzione non solo errata, ma non avrebbe mai potuto essere assecondata dall’Amministrazione che sempre disponibile a collaborare per l’organizzazione di eventi e manifestazioni culturali, senza tuttavia consentire alcuna speculazione o strumentalizzazione dei luoghi e degli spazi pubblici.
D’altro canto non bisogna trascurare di considerare che la manifestazione Natale in Centro, diversamente da altre manifestazioni che si sono svolte a Piazza Cairoli, prevedeva I’impegno della piazza per oltre un mese, per cui ogni confronto con altre manifestazioni deve essere fatto tenendo ben presente anche della notevole durata dell’occupazione suolo e della significativa sottrazione di spazio alla collettività, con conseguente impegno anche di personale e di mezzi per la vigilanza e la pulizia dell’area in questione.
In conclusione, considerata la gravità della condotta assunta dalla Associazione Messina Incentro, l’evidente contrarietà del suo operato alle dichiarate finalità culturali e di assenza di lucro, la mancata corretta informazione sulle modalità di organizzazione delle manifestazione e la violazione delle condizioni ratificate con il verbale del 9 dicembre 2019 in merito al mantenimento del Giardino delle Luci fino al termine della manifestazione, nonché l’assenza di qualsiasi prova in merito alla pretesa sussistenza di una causa di forza maggiore per smantellamento del Giardino stesso, il Comune di Messina, nel respingere ogni accusa, rileva il tenore chiaramente denigratorio delle dichiarazioni rese dai sigg.ri Pasquale Amante e Davide Gambale nel corso della conferenza stampa del 18 dicembre 2019 e respinge ogni insinuazione o accusa o minaccia, anticipando che di quanto innanzi esposto verrà fornita copia all’Autorità Giudiziaria per consentire ogni opportuno chiarimento e accertamento.

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