MESSINA. Uno strumento per “salvare nel tempo” dei messaggi speciali con la propria voce. È la nuova app My Voice, proposta dal centro clinico Nemo e destinata sia alle persone con patologie neuromuscolari, che per il progredire della malattia perderanno la capacità di parlare autonomamente, sia a chiunque voglia lasciare traccia di un pensiero o un’emozione, conservando il suono della sua voce per i propri cari. In particolare, le persone con malattie neuromuscolari potranno memorizzare i messaggi da utilizzare con il comunicatore. L’intero ricavato dal download della app sarà destinato al progetto “Una banca per la propria voce” del centro multidisciplinare ad alta specializzazione per il trattamento delle malattie neuromuscolari.

Obiettivo dell’applicazione è di conservare la voce originale della persona, fornendo un valore aggiunto ai sistemi di Comunicazione aumentativa alternativa già esistenti e migliorando la qualità della vita dei malati affetti da malattie neuromuscolari e nello specifico dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). Nello  specifico, My Voice consente al paziente di “salvare” dei messaggi con la sua voce, preservandone l’unicità, e di utilizzarli predisponendoli sul comunicatore quando il linguaggio verbale non sarà più comprensibile o del tutto assente. 

Frasi di uso quotidiano o importanti per la vita affettiva e familiare, come quelle registrate da Alberto Spada, un uomo di 42 anni affetto da Sla, che è stato il primo paziente a usare questa App (“Fa freddo oggi, mi puoi coprire?”, “Nessuno cucina come te, mamma” e “Oggi sei bellissima, ti amo”), potranno essere memorizzate e archiviate in una “banca della voce” ospitata sul cloud e rese accessibili quindi da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Sviluppata in collaborazione con l’agenzia pubblicitaria Mccann, l’app consente di registrare espressioni familiari e ricorrenti che fanno parte delle relazioni quotidiane del paziente e categorizzarle per rendere i sistemi di comunicazione artificiale, sino a oggi dotati di una voce metallica, più rappresentativi dell’identità della persona. My Voice consente inoltre di organizzare e categorizzare liberamente le frasi registrate. Queste potranno essere caricate sui differenti dispositivi di comunicazione in dotazione ai pazienti, dando la possibilità di poter continuare a comunicare anche con la propria voce.

 “Al Centro Clinico Nemo – spiega il presidente Alberto Fontana – siamo consapevoli che offrire alle persone con malattie neuromuscolari le migliori condizioni di assistenza e cura significa anche essere un canale in cui l’innovazione, farmacologica e tecnologica, possa essere resa accessibile ai pazienti. Conservare la propria voce anche nelle fasi più avanzate della malattia consente ai pazienti di preservare la propria identità e personalità e di continuare a condividere le proprie emozioni con i familiari, anche nel momento in cui la malattia impedisce di comunicare con l’esterno se non attraverso strumentazioni artificiali”.

L’app può essere scaricata su tutti gli smartphone dalle piattaforme App Store, Google play o Microsoft Store. Per gli utenti con software iOS costa 2,29 euro, per gli utenti Android e Microsoft 2,49 euro. Per ulteriori info è possibile visualizzare il video informativo realizzato dall’agenzia pubblicitaria McCann

 

 

 

 

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments