MESSINA. Sono iniziate poco dopo la mezzanotte le operazioni di sbarco dei 137 migranti dalla nave Diciotti, ferma da cinque giorni al porto di Catania col suo carico di esseri umani. I primi a toccare la terraferma sono stati i stati 12 giovanissimi, che sono stati presi in consegna dalla Croce Rossa italiana. Dopo l’identificazione sono stati trasferiti con dei bus nell’hotspot di Bisconte a Messina in attesa del successivo smistamento tra Chiesa Italiana, un centinaio, Albania e Irlanda, circa venti ciascuno.

In totale erano 177 le persone soccorse al largo di Lampedusa nella notte tra il 15 e il 16 agosto. Il 20 agosto, giorno dell’approdo a Catania, solo 13 persone in preoccupanti condizioni di salute sono state fatte scendere. Subito dopo sono sbarcati 17 minorenni non accompagnati e, dopo cinque giorni, altre 13 persone sono sbarcate su ordine della Sanità marittima: undici donne e sei uomini alcuni dei quali affetti da polmonite e tubercolosi. Quattro altre donne hanno rifiutato lo sbarco, per restare accanto ai familiari sulla nave.

Nel frattempo, il ministro dell’Interno Matteo Salvini è indagato dalla Procura di Agrigento per sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale. Indagato anche il capo di Gabinetto del Viminale. Secondo i magistrati, avrebbero privato illegalmente della libertà personale i profughi soccorsi dalla nave Diciotti impedendo loro di sbarcare dall’imbarcazione ormeggiata nel porto di Catania.

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