MESSINA. Non sono bastati gli avvisi, i tutorial, le raccomandazioni, i kit distribuiti da Messinambiente e consegnati direttamente dai consiglieri di quartiere: nei villaggi in cui la differenziata è partita, c’è chi ancora dentro i sacchetti butta di tutto, e ogni giorno. Una situazione che rallenta il servizio  impedisce il corretto svolgimento della raccolta, e che ha costretto MessinaServizi Bene Comune a correre ai ripari. Come? Con un…adesivo.

Il problema è sorto a Torre Faro, quartiere già oggetto di una severa reprimenda da parte del consigliere di circoscrizione Giuseppe Sanò, che aveva affidato la sua frustrazione a una lettera aperta dall’emblematico titolo “Differenziata a libero arbitrio”. “Cittadini che hanno palesemente frainteso il termine porta a porta, trasferendo i rifiuti personali dalla porta della propria abitazione a quella del vicino o peggio ancora agli angoli delle strade cittadine“, aveva scritto Sanò.

Cosa succede? Che gli operatori addetti alla raccolta differenziata sono costretti a ritirare i rifiuti, anche non correttamente differenziati, per evitare che ammorbino le vie del paese. Perché c’è chi, ogni giorno, espone resti di cibo anche quando non è giorno di raccolta di organico o indifferenziato.

Esasperati gli operatori di MessinaServizi si sono industriati: per far capire una volta per tutte lo scopo ed il funzionamento del porta a porta, hanno attaccato un adesivo sui sacchetti conferiti in giorni, orari o luoghi sbagliati (spesso volutamente). “Rifiuto non conforme alle corrette modalità di conferimento“, si legge, in lettere bianche su fondo rosso, perché sia ben visibile e soprattutto ben chiaro. E per chi non volesse ancora capire, la foto è stata postata sul profilo Facebook della nuova partecipata, accompagnata dal post “Noi ci impegniamo, ma senza la vostra collaborazione rendete più difficile il lavoro dei nostri preziosi operatori

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