MESSINA. “L’amministrazione Accorinti appartiene alla storia della nostra città. L’esperienza di transizione dal clientelismo al diritto posta in essere da questa amministrazione deve costituire un punto di non ritorno per la nostra vita civile. Il nostro orizzonte il futuro della vita politica e sociale, che vogliamo contribuire a costruire mantenendo fermi principi di onestà e legalità per questa ragione proponiamo la carta dei principi e dei valori“.

Inizia con questa dichiarazione d’intenti il laboratorio di partecipazione civile “MessinAccomuna”, “un organismo sociale che nasce dalla società civile per una comunità politica locale attiva e consapevole, che avrà una durata di quattro anni, per evitare che si perdano di vista gli obiettivi che ne hanno determinato la nascita”, spiega Ivana Parisi, una delle fondatrici. “Vogliamo costruire relazioni e alleanze solidali, processi di partecipazione che coinvolgano più livelli. Abbiamo età, provenienze culturali differenti, la differenza crea alternative comuni”, conclude, spiegando che “il documento è stato sottoscritto da sessanta persone, ad oggi”.

Le sconfitte elettorali bruciano anche a distanza di tempo, ma non sono un motivo valido per svestire i valori che abbiamo addosso”, ammette candidamente Guglielmo Sidoti. “Partecipazione dei singoli e non deleghe in bianco, per crescere e diventare società degli uomini. Il movimento si fonda su una carta dei valori “che non è una carta dei sogni, ma una promessa di impegno quotidiana, non è un partito politico o un gruppo chiuso, ma aperto alle realtà della nostra città che sono numerosissime”, spiega Sidoti, che ci tiene a puntualizzare “non siamo contro qualcuno ma a favore di qualcosa. Noi ci siamo, anche dopo la batosta di quattro mesi fa”.

Renato Accorinti è alla sua prima uscita ufficiale dopo la fine della sua esperienza da sindaco di Messina: “Abbiamo dimostrato che si può stare dentro il palazzo senza farsi contaminare. Ci siamo riuniti a partire dall’11 giugno, all’indomani delle elezioni, per elaborare la carta dei principi e dei valori, perchè abbiamo diritti, molti diritti, ma abbiamo anche doveri, e partecipare è un dovere. Dimenticatevi l’amministrazione Accorinti, quella è finita il 10 giugno, siamo aperti alle idee di tutti nel nome dell’interdipendenza. Si pensa globalmente, si agisce globalmente, come recitava un vecchio detto ambientalista”, spiega.

Accorinti ci tiene a spiegare che MessinAccomuna è un movimento distinto da Cambiamo Messina dal basso, pur mantenendo  una base comune, e condividendone ideali e pure qualche esponente: in sala erano presenti gli ex assessori Sergio De Cola e Guido Signorino, altri non erano presenti ma hanno sottoscritto la carta d’intenti): “questione di sfumature differenti“, ha confermato l’ex sindaco.

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