MESSINA. La sede della Banca d’Italia di Messina va in vendita. Il processo di “smantellamento” iniziato nel 2015 si concluderà alla fine dell’anno appena iniziato. L’edificio storico, infatti, appare nell’elenco dei beni avviati alla dismissione. Ecco cosa dice la scheda tecnica reperibile sul sito di Bankitalia. L’edificio si trova a circa 1,5 Km dal centro. L’edificio, destinato ad ospitare la sede della Banca d’Italia, è stato costruito nel 1924 con struttura completamente in cemento armato e muratura, di fattura molto curata con dovizia di particolari e finiture di lusso. L’edificio si articola in 8 unità immobiliari a destinazione d’uso abitazioni di tipo civile, 1 unità immobiliare a destinazione d’uso istituto di credito, 1 unità a destinazione d’uso cabina elettrica, 8 unità immobiliari sono a destinazione d’uso magazzini e depositi e 1 a unità immobiliari a per locali sportivi e 2 a destinazione lastrico solare. “La costruzione si componeva di un organismo edilizio di forma trapezoidale con strutture intelaiate in c.a. e murature in laterizi con un piano seminterrato e due piani fuori terra lungo il perimetro dell’isolato, mentre nella parte centrale, ove erano previsti i saloni per il pubblico, la tesoreria e i relativi uffici operativi, un solo piano fuori terra. L’isolato al suo interno comprendeva un ampio cortile di forma triangolare con sistemazione a verde e accesso carrrabile da via Ugo Bassi. L’edificio presenta un piano seminterrato evidenziato da una zoccolatura in lastre di Billiemi, un piano rialzato ed un piano primo scanditi dalla successione di lesene giganti in stile pseudo ionico arricchito da ornamenti floreali. Le mostre delle finestre, finemente decorate con lesene ed architravi vengono integrate all’impaginato della facciata mediante cornici orizzontali sia a livello dei vari piani (marcapiano) che a livello dei davanzali e degli architravi. L’edificio, che ha una destinazione d’uso mista (istituto di credito, residenziale e attrezzature sportive) è attualmente libero e si trova in buone condizioni di manutenzione”. Ad andare in vendita sono, in tutto, 6.129,02 mq di superficie lorda, mentre quelle territoriale e commerciale sono, rispettivamente, 3.048,29 mq e 6.404,82 mq.

Tutto inizia nel 2015, con la riforma della rete delle filiali elaborato da Bankitalia che riguardava le venticinque specializzate nei servizi all’utenza, nelle quali rientrava Messina, che avevano perso in operatività. Dopo l’avvio degli interventi, la rete era stata articolata in 39 Filiali: 20 regionali, con le 3 Divisioni distaccate per la vigilanza (Ddv) rimaste operative (Cuneo, Vicenza, Udine); sei specializzate nel trattamento del contante (Bergamo, Padova, Piacenza, Arezzo, Roma, Foggia); 13 ad ampia operatività, differenziate per funzioni svolte in relazione alle esigenze del territorio che comprendevano le sei ad ampia operatività (Brescia, Bolzano, Verona, Forlì, Salerno, Catania), la Succursale di Roma, le 6 specializzate in servizi all’utenza che erano state trasformate in ampia operatività (Livorno, Pescara, Lecce, Reggio Calabria, Agrigento, Sassari). A queste Filiali, e si arriva a Messina, si aggiungeva un certo numero di Unità di servizio territoriale (22, nell’ipotesi che tutte avessero il numero minimo di 7 addetti per la trasformazione) che dipendevano da Filiali regionali o, in alcuni casi, da Filiali ad ampia operatività.  Da ottobre 2015, tutte le strutture che avevano mantenuto un numero minimo di 7 addetti (Messina ne aveva diciassette) erano state trasformate in Ust, operanti fino alla fine del 2018, anno di avvio delle dismissioni.

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