MESSINA. «Al netto delle responsabilità che hanno originato i gravi distacchi di energia elettrica nella stazione di pompaggio di Torrerossa e che hanno causato l’assenza di acqua per ben 15.000 messinesi, senza nemmeno un preavviso, e delle tardive interlocuzioni con Enel, su cui torneremo nei prossimi giorni, adesso ci chiediamo come mai i vertici dell’Amam ed il sindaco di Messina non abbiano attivato generatori di corrente o gruppi elettrogeni per fare fronte immediata a questo gravissimo ed improvviso distacco energetico». Così i consiglieri comunali del gruppo PD Antonella Russo, Felice Calabrò e Alessandro Russo.

«Visto il prevedibile disagio che stanno subendo migliaia di famiglie messinesi, viene spontaneo chiedersi se i due gruppi elettrogeni, che già nel 2023 l’amministrazione comunale aveva dichiarato di aver acquistato, per un costo di 430.000 euro, per far fronte a precedenti danneggiamenti degli impianti di distribuzione dell’acqua, siano stati davvero comprati, altrimenti dobbiamo ritenere che la notizia data alla stampa a dicembre 2023 di aver già provveduto a tale acquisto non fosse vera – alludono gli esponenti del Partito democratico – In caso contrario, come mai i due nuovi gruppi di continuità, costati quasi mezzo milione di euro, non hanno funzionato in questi giorni?»

«Nell’estate di due anni fa l’Amam aveva noleggiato un gruppo elettrogeno da una ditta privata, spendendo circa mille euro al giorno, e ha dovuto ricorrere ai privati in più occasioni; in questa occasione, invece, l’Azienda non ha provveduto né a noleggiare un gruppo di continuità, né ad attivare i generatori di corrente presuntivamente acquistati, né ad avvisare migliaia di cittadini che sarebbero rimasti senz’acqua. E ancora non siamo entrati nel pieno di una probabile crisi idrica estiva. E’ davvero troppo – asseriscono – Il Cda dell’Amam e il direttore generale hanno dimostrato per l’ennesima volta di non essere capaci di svolgere il loro ruolo. Per questo chiediamo loro, come atto di responsabilità, che oggi stesso consegnino le loro dimissioni sul tavolo del Sindaco, per manifesta incapacità amministrativa e gestionale».

«A Basile, invece, quale Primo cittadino, e capo dell’amministrazione che deve (o dovrebbe, in questo caso) esercitare un serio controllo sulle società partecipate, chiediamo di attivarsi immediatamente affinchè questo problema dell’interruzione elettrica nella stazione di Torrerossa sia risolto immediatamente; e, se non l’ha ancora fatto, che provveda subito a far attivare i generatori di corrente del cui acquisto si era vantato sulla stampa nel 2023 – dichiarano – Viene spontaneo chiedersi, con non poca amarezza, come quest’amministrazione stia spendendo i 22 milioni di euro a sua disposizione per sistemare la vetusta condotta idrica se non ha nemmeno pensato di rendere operativi dei gruppi di continuità elettrica a salvaguardia di un primario servizio per la città; visto che dei problemi contrattuali e giudiziari con Enel era a conoscenza da parecchio tempo».

«Chiediamo al sindaco Basile che esiga le dimissioni del Cda di Amam e del suo direttore generale, che si assuma la responsabilità di risolvere subito questo gravissimo problema, certamente causato da inefficienze amministrative e gestionali, altrimenti che tragga subito lui stesso le dovute conclusioni. Messina non merita di essere lasciata così allo sbando», concludono Antonella Russo, Felice Calabrò e Alessandro Russo.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments