MESSINA. «La nostra scuola sta cadendo a pezzi». È la denuncia degli studenti del liceo Archimede di Messina, che segnalano diverse criticità del plesso scolastico, dalla scala di emergenza alle aule che perdono pezzi di intonaco. Problematiche confermate dal dirigente scolastico Laura Cappucci, che però rassicura sul prosieguo dei lavori di ristrutturazione, mentre gli studenti dicono di ricevere solo «promesse verbali».

«Da rappresentante d’istituto dell’Archimede, mi trovo costretto a dover rendere pubblici tutti i problemi strutturali della nostra scuola, luogo in cui noi studenti trascorriamo gran parte della nostra quotidianità», scrive lo studente Ettore Bonfiglio. «La città metropolitana, tramite il Decreto ministeriale n. 62 del 10 marzo 2021, ha beneficiato di una cifra pari a circa otto milioni di euro per la messa in sicurezza e la restaurazione di tutto il nostro istituto – spiega – Eppure, da ormai un paio di mesi, il nostro consiglio d’istituto riceve solo promesse verbali, attendendo invano l’avvio della relativa gara di appalto. La nostra scuola a cade a pezzi. Uno dei due plessi della scuola è fornito di una scala di emergenza totalmente “disastrata”, priva, a mio parere, dei necessari crismi di sicurezza – aggiunge – Per non parlare dei diversi accaduti successi negli ultimi giorni, quali ad esempio, la caduta di un pezzo di intonaco sulla testa di uno studente, a causa di un foro presente nella parte del tetto soprastante al suo banco. O ancora, un lampadario che si stacca durante le ore di lezione, restando sorretto da i soli cavi elettrici».

«Quanto rappresentato sino ad ora credo sia sufficiente per far comprendere il reale stato di parte della  nostra scuola, e dunque, di quanti soni i problemi con cui noi ragazzi dobbiamo convivere quotidianamente – conclude il rappresentante d’istituto – Quello che chiedo, a nome di tutti i rappresentanti, è che le Amministrazioni, provinciale e comunale, si attivino al più presto per porre rimedio ai problemi strutturali in cui, purtroppo, versa la nostra scuola.La salute degli studenti viene prima di tutto».

A proposito della scala, la preside ha spiegato che «in questo momento è oggetto di un intervento da parte della provincia, la quale sta per fare i lavori. Quindi non si può dire che è stata abbandonata. La scuola ha cento anni, quindi è chiaro che si tratta di un edificio che ha delle criticità evidenti, ma questo non significa che non ci siano le condizioni di sicurezza – ribatte la dirigente Laura Cappuccio – Non è vero che il consiglio d’istituto riceve solo “promesse verbali”: a fine ottobre è stato nominato il rup e io ho informato dell’aggiornamento i ragazzi. Da allora è passato solo un mese. Mi dispiace che i ragazzi non si confrontino prima con me, per la giustezza delle loro informazioni – conclude la preside – Anche perché io sono sempre disponibile al confronto per la soluzione di problemi reali, con il dialogo».

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