MESSINA. Lutto nel mondo della ristorazione a Messina per la scomparsa di Dino Caminiti, storico fondatore del “Pub” sulla via Tommaso Cannizzaro, fondato nel lontano 1983.
Di seguito il messaggio diffuso su Facebook:
«È un giorno triste per il Pub. Oggi è venuto a mancare il suo fondatore Dino Caminiti che, seppur da tempo avesse ceduto l’attività, resta nei cuori di chi lo ha conosciuto.
Tutto il team si stringe attorno al dolore del figli Saro e Sonia Caminiti ai quali Dino ha trasmesso tutta la sua passione per il mondo della ristorazione. Oggi il Pub resterà chiuso per lutto».
Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social, il più toccante dei quali del dj Maurizio Presente:
C’era il Caffe’ Nuovo (prima annata), c’era Bille’, c’era il Bar Cristal, spesso si pascolava da Amedeo Motor, c’era il Trinacria, imperava Nunnari, c’era l’Inferno Dei Polli, poi Pk, c’era il Kenny, c’erano ancora Standa e Upim…
Era un altra epoca, avevamo tutto e non chiedevamo nulla di piu’…
Poi ad un tratto, correva l’anno 1983, a meta’ della Via Tommaso Cannizzaro lato monte, due marciapiedi sopra Venuti e quindi salendo sul lato destro, apri’ un nuovo locale..non aveva nome, se non l’unico che potesse mai avere: “Il Pub”…non c’era bisogno di altri epiteti, voleva diventare il Pub per eccellenza, il primo mai esistito a Messina secondo il format nord europeo, e quindi si chiamava semplicemente “Il
Pub”, non era pretenzioso, era veritiero.
Fu Dino Caminiti il grande mentore della nuova attivita’, che si presentava semplice ma squisita, sobria ma geniale, modigerata nei costi ma di altissima qualita’.
Chi scrive c’era, nel 1983 come tutt’oggi, a testimoniare la grande arte della gastronomia messinese ereditata dai nuovi gestori.
Le patatine diventarono “quelle del pub” le birre alla spina uniche e speciali, e poi i panini: golosone, milanese, maialino, il panino con i wurstel che faceva venire l’acquolina in bocca non appena ci si accingeva ad entrare nel locale.
Se ne va un altro grande pilastro della messinesita’, a Dino Caminiti la citta’ deve molto, e mai lo ha ricompensato per come avrebbe meritato…ma lui era modesto, umile, sempre un passo indietro nei modi e nei gesti ma dieci passi avanti nell’imprenditoria.
A Sonia, a Saro, a tutto lo staff odierno, a Gianluca, a Massimo giungano le mie piu’ sincere condoglianze, sentite, di cuore…anche un pezzettino della mia adolescenza va via col grande maestro…che riposi in pace…ciao Dino