MESSINA. «La contrazione della popolazione scolastica di questi ultimi anni ha aggravato la profonda crisi economica che la Scuola ha affrontato, ed ancora lo fa, per mantenere gli oneri degli stipendi e quanto altro necessario alla gestione scolastica e quindi, ha costretto lo scrivente Istituto, a procedere alla chiusura totale della Scuola Primaria, visto che tale servizio risulta troppo costoso per l’istituto medesimo». La crisi colpisce anche le scuole private, e anche quelle di gestione ecclesiale, come le Ancelle Riparatrici di via Monsignor Celona: per “motivi economici”, infatti, il prossimo anno la scuola elementare “Sacro Cuore” di fronte al mercato di Sant’Orsola, a Giostra, chiuderà i battenti. A darne conferma è stata la stessa direttrice Suor Lia, suscitando non poco malumore soprattutto fra i genitori degli alunni, che per non rassegnarsi all’idea di trasferire i propri figli altrove nel bel mezzo del percorso scolastico hanno scritto una lettera al Provveditore, al sindaco di Messina Federico Basile, all’assessore alla Pubblica Istruzione Massimo Finocchiaro, al deputato all’ARS Cateno De Luca e al Vescovo dell’Arcidiocesi di Messina Giovanni Accolla. Una decisione che è stata comunicata appena un paio di giorni fa a tutti gli insegnanti con una lettera di licenziamento a firma della Madre Generale Suor Chiarina Berardi: quattro docenti (alcuni dei quali a pochissimi anni dalla pensione) non eserciteranno più la professione all’interno dell’istituto, e non è previsto alcun ricollocamento, il che vuol dire che dovranno provvedere autonomamente ad una nuova sistemazione. E nemmeno per i bambini, in tutto 35, è prevista una sistemazione e saranno le famiglie a doversene occupare. «La chiusura a ciclo avviato della scuola primaria (l’anno prossimo si sarebbero formate una terza, una quarta ed una quinta primaria) sta creando enormi disagi a genitori e bambini, in particolare a coloro che presentano problematiche Bes e che beneficiano enormemente del clima familiare e della continuità offerta dalla scuola – scrive un genitore in rappresentanza anche di tutti gli altri – La chiusura improvvisa di questa scuola, che ha un forte radicamento nella comunità, sta creando un vuoto che sarà difficile da colmare. I bambini, oramai gruppo ben affiatato, dovranno irrimediabilmente dividersi in differenti istituti e classi e questo, seppur potrebbe essere considerato un vantaggio dai più, non lo è per chi, come me, è madre di una bambina con problemi di immaturità affettiva. Lo sradicamento provocherà turbamento in lei e sicuro scompiglio nella nuova classe, e poi tutto questo dovrà ripetersi fra soli 2 anni quando avrà inizio la secondaria di primo grado. In questo contesto, mi rivolgo a Lei con la speranza che possa intervenire per trovare una soluzione adeguata. Come ben saprà, a Forlì si è trovato un accordo con altre fondazioni per mantenere in vita la scuola primaria. Noi speriamo almeno di poter vedere la conclusione dell’ultimo ciclo, ovvero nel 2026. Ci auguriamo che possa essere trovata una soluzione simile anche per la scuola primaria delle Ancelle Riparatrici del Sacro Cuore – si legge a conclusione della lettera – Anche le maestre, una delle quali mancante di due soli anni per il pensionamento, hanno ricevuto l’avviso solo 3 giorni fa (la lettera è stata scritta venerdì 17 febbraio, ndr), senza nessuna possibilità di trovare null’altro in così poco tempo. Confidiamo nella Sua attenzione e sensibilità verso le esigenze della comunità e dei suoi abitanti, in particolare dei più piccoli e fragili». Il sindaco Federico Basile e l’assessore Massimo Finocchiaro hanno preso immediatamente visione della lettera: «Ho letto la mail che ci è arrivata ma non possiamo fare nulla in merito. Non abbiamo competenza in materia, possiamo solo seguire la vicenda con garbo e e con tutto l’affetto istituzionale».

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Cucinotta Giacomo
Cucinotta Giacomo
22 Febbraio 2023 16:40

“Il sindaco Federico Basile e l’assessore Massimo Finocchiaro hanno preso immediatamente visione della lettera: «Ho letto la mail che ci è arrivata ma non possiamo fare nulla in merito. Non abbiamo competenza in materia, possiamo solo seguire la vicenda con garbo e e con tutto l’affetto istituzionale».” Questa è una risposta inaccettabile. Sembra quasi che se ne vogliano lavare le mani!