MESSINA. In giunta era stato esitato con tanto di selfie alla fine del 2016, poi si è perso nei meandri della ragioneria generale: dopo nove mesi, al termine di un travaglio bello lungo, il bilancio 2017 ha ricevuto parere favorevole dai revisori dei conti, e dopo il passaggio in commissione, si avvierà verso il consiglio comunale per la definitiva approvazione.

E ne è contento Enzo Cuzzola, assessore alle Finanze di Palazzo Zanca, che di questo bilancio non è il padre naturale, ma quello adottivo: quello approvato in giunta a fine 2016, infatti, portava la firma di Luca Eller, dimissionario meno di due mesi dopo. Ciononostante, Cuzzola lo ha adottato, il previsionale 2017. E la sua soddisfazione per il parere dei revisori dei conti l’ha affidata ad un post su facebook.

“Con il parere favorevole rilasciato questa sera dai Revisori dei conti, ci avviamo alla discussione in Consiglio, dopo il preventivo passaggio in Commissione. La previsione di bilancio 2017/2019, contiene in se alcune “azioni” che vogliono tracciare una linea di tendenza di risanamento e sviluppo.

Il risanamento
La prima azione che il bilancio traccia è una sostanziale accelerazione del percorso verso il risanamento finanziario dell’Ente. Infatti si è compiuto un complessivo e prospettico monitoraggio del piano, sostituendo le previsioni di entrata non più realizzabili (per assenza dei provvedimenti legislativi di attuazione), con altre indubbiamente conseguibili, e costatando e prevedendo anche una riduzione complessiva, distribuita negli anni rimanenti, della massa passiva del piano stesso. Ma grazie al valido ed opportuno apporto del Collegio dei Revisori, si è provveduto al rafforzamento degli equilibri strutturali, accantonando (anche se ancora non esigibile) la copertura per i debiti fuori bilancio fisiologici maturati in corso d’anno e per il contenzioso.

Lo sviluppo
Abbiamo quindi raggiunto per il triennio 2017/2019 il finanziamento di un livello di spesa adeguato agli standard precedenti e fissati dalla Amministrazione, che ritiene, sia pure in un momento di risanamento, doveroso investire in alcuni settori considerati prioritari: in primo luogo il sociale (leggasi servizio mensa e Casa di Vincenzo) prevedendo sufficientemente le relative spese nel triennio; poi quello della promozione della Città ( che per storia, cultura, tradizioni e centralità mediterranea non può rimanere marginale) sul piano interno ed internazionale (ecco a cosa servono le spese di rappresentanza); ancora quello organizzativo e per l’adeguamento alla “managerialità” della gestione (ecco lo stanziamento di 150 mila euro per il dipartimento patrimonio, necessario per implementare procedure di gestione immobiliare che ne consentano redditività, piuttosto che oneri improduttivi) ed infine quello partecipativo (ed ecco lo storico stanziamento, nel triennio, del fondo economale per le Circoscrizioni)”.

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