MESSINA. “Il 19 gennaio 2019 avremo a Messina il Sottosegretario alle Infrastrutture, Armando Siri, per tornare a parlare di Ponte e sviluppo. Abbiamo già invitato l’assessore regionale Marco Falcone e il presidente Nello Musumeci”. A parlare in chiusura del Forum “Ponte: Sviluppo e Lavoro”, organizzato questa mattina nell’aula consiliare di Palazzo Zanca, è stato il coordinatore della “Rete civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno”, Fernando Rizzo. Un annuncio che è sembrato anche un avvertimento, visto che la giornata, che avrebbe dovuto coinvolgere la deputazione siciliana, ha visto come presenza dello  Matilde Siracusano, deputata nazionale di Forza Italia, Ella Bucalo, collega di Fratelli D’Italia, Pino Galluzzo, all’Ars con Diventerà Bellissima, poi il senatore Marco Siclari ed il parlamentare regionale Giuseppe Zitelli. Una circostanza che Rizzo ha così commentato: “Oggi, con la scusa di Antonio Tajnani all’Ars, è praticamente venuta a mancare tutta la rappresentanza regionale siciliana. Ringrazio per questo Matilde Siracusano”.

A popolare il Forum, parecchi aderenti alla “Rete”, tutti vestiti con magliette “Sì Ponte”: “Al governo ci sono due partiti ontologicamente contrari allo sviluppo del Sud: la Lega che si occupa solo del Nord e i Cinquestelle, che tutto fanno di tutto tranne che occuparsi della produttività del Mezzogiorno, pagando i giovani per restare a casa e non lavorare”, ha spiegato Rizzo.

Il deputato azzurro Nino Germanà (componente della commissione Trasporti alla Camera ) ha delegato il suo intervento in carne e ossa a una nota stampa: “Il ponte sullo Stretto è un’opera fondamentale per la Sicilia che ha la necessità di investimenti mirati nel settore delle infrastrutture di cui soffre una carenza endemica. La nostra regione è la frontiera meridionale dell’Europa e la realizzazione di simili opere strategiche è indispensabile per assicurare la continuità territoriale dell’isola con il resto del Paese, ma anche dell’Italia con i partner commerciali esteri, tanto a Nord quanto a Sud. Quella a favore del ponte – ha aggiunto – è una battaglia che Forza Italia porta avanti praticamente da sempre. Grazie ai governi Berlusconi si era bandita e aggiudicata la gara per la realizzazione dell’opera, poi revocata dalla cecità di Prodi che, oltre al danno immane di bloccarne l’esecuzione, con questa scelta insensata ha decretato anche il pagamento di pesanti penali a seguito dell’annullamento del bando. Questa è storia che porta la firma di Silvio Berlusconi, questa è la realtà e non permettiamo a nessuno di dire che il ponte è stato solamente uno slogan elettorale”. “In tutto il mondo si realizzano infrastrutture dalla portata imponente per facilitare il trasporto su gomma e quello ferroviario, ritenuti indispensabili per produrre crescita, sviluppo e ricchezza. Considerate le dimensioni e l’entità del traffico commerciale della Sicilia, il ponte non è un’opera faraonica, a maggior ragione se lo si mette a confronto con quello lungo ben 55 km appena inaugurato in Cina. Per noi siciliani condannati all’isolamento, in una regione in cui è al momento ancora impossibile immaginare un sistema di trasporto passeggeri basato sull’alta velocità, il ponte rappresenterebbe quell’ossigeno indispensabile anche a tenere il passo sia con il resto dell’Italia che con quei paesi dell’entroterra europeo che oltre a godere di posizioni geografiche vantaggiose ci distaccano ulteriormente per le gravi carenze infrastrutturali che riguardano noi”, ha concluso Germanà.

 

 

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Giancarlo
Giancarlo
11 Novembre 2018 17:24

Curriculum di Siri:
– ideatore della flat tax;
– patteggiato per bancarotta fraudolenta;
– proposto (pur con la condanna) come ministro dell’economia da Di Maio;
– non sapeva che Toninelli fosse (suo) ministro;
– ora scoprono che non è neppure laureato.