MESSINA. Inizieranno il prossimo 6 gennaio i saldi invernali in città: un appuntamento molto atteso per lo shopping post natalizio che dovrà però fare i conti con le ristrettezze economiche. Non sarà infatti superiore ai 250 euro a famiglia la somma destinata, in media, all’acquisto di capi a saldo. È quanto sostiene l’Associazione difesa orientamento consumatori, secondo la quale il budget stanziato dai messinesi ammonterà a circa il 10% del reddito mensile disponibile.

«Purtroppo  – spiega Giuseppe Abate, presidente dell’Adoc Uil di Messina –  la combinazione tra redditi bassi e spese elevate, come quelle sostenute per alimentazione, casa, trasporti e tasse, non permette alle famiglie di destinare grosse cifre alle spese extra come i saldi. Anche perché i saldi arrivano, come sempre, dopo le festività natalizie, una circostanza che limita ulteriormente la corsa agli acquisti, almeno nel periodo iniziale. Gli acquisti più ingenti si concentreranno infatti nel periodo finale, quando gli sconti arriveranno fino al 50% – 60%. È importante rilevare – prosegue Abate – che, almeno secondo le nostre stime, circa il 30% dei consumatori effettuerà acquisti a saldo online. Un dato che non sorprende, vista la crescita esponenziale dell’e-commerce. Un settore in crescita che riesce a fare affari tutto l’anno rispetto ai negozi fisici, dato che sul web è sempre possibile approfittare di sconti  e offerte, in media del 10%-15%. Questo è uno dei motivi per cui la spesa per i saldi è sempre più contenuta; i consumatori preferiscono diluire la spesa per il vestiario tutto l’anno, piuttosto che concentrarla in un determinato periodo. Crediamo sia opportuno che anche i negozi fisici possano adottare questa soluzione: offrirebbe un vantaggio sia per i consumatori che per i commercianti”.

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