MESSINA. Le accuse del deputato regionale Cateno De Luca, il dito puntato dal sindaco Renato Accorinti, le esternazioni dell’ex manager del Papardo Michele Vullo, le parole di fuoco di Calogero La Piana, ex arcivescovo, le risposte piccate del gran maestro Stefano Bisi. Con cadenza pressoché settimanale, la massoneria messinese viene chiamata in causa, usualmente per descriverne i complotti orditi, e il numero uno del Grande Oriente d’Italia, la principale obbedienza massonica dello stivale, prende carta e penna per replicare.
Ogni tanto, poi, capita che i liberi muratori si organizzino, lontani dalle polemiche: venerdì 10 novembre, nel corso di una tornata congiunta delle logge di Messina alla quale hanno preso parte oltre cento esponenti del Grande Oriente d’Italia, il “gran maestro aggiunto” Sergio Rosso, nella sua qualità di presidente della Federazione italiana di solidarietà massonica, ha “tagliato il nastro” alla neocostituita Onlus “San Giorgio”.
L’associazione, voluta da Antonio Biviano, “maestro venerabile” della loggia messinese “Arturo Reghini”, “si propone di offrire, a titolo assolutamente gratuito, servizi sanitari integrativi ai più bisognosi”, spiegano dal Grande Oriente, ed è un’operazione che coinvolge non solo i “grembiulini”: “sono tanti gli operatori sanitari non massoni che hanno dato la loro disponibilità a collaborare fattivamente all’iniziativa”, affermano gli esponenti di squadra e compasso.
L’assistenzialismo nasce con la Chiesa nel medioevo. Gli ospedalieri, i Stefania, i Camilleri ecc ecc…poi il laicismo ha distrutto tutto questo è la Chiesa stessa del cv2 ha fatto delle”assistenza ai piú deboli una vergognosa attività lucrativa…Vedere che oggi il GOI promuove queste iniziative che appartenevano a Cavalieri e monaci ecc é vergognoso. L’antichiesa che fa assistenzialismo…