PATTI. Mattinata rovinata per i diportisti che amano ormeggiare le proprie imbarcazioni sul lato esterno della Riserva naturale orientata di Marinello. Oggi, alle 9:30, la Guardia di Finanza è intervenuta su due natanti, intimando ai proprietari di allontanarsi a 300 metri dalla costa. L’imbarcazione più grande si trovava al di sotto del limite consentito, mentre la seconda era addirittura ancorata a pochi metri dalla riva. Una terza imbarcazione, che stava sopraggiungendo, ha dovuto fare dietrofront. I militari sono rimasti a presidiare la zona per qualche ora.
Quello delle barche a largo della Riserva è un problema ricorrente che si acuisce durante la stagione estiva, in particolare nel pomeriggio, quando il numero dei natanti ormeggiati non si conta. A questo si aggiungono gommoni e motoscafi che approdano direttamente in spiaggia (o al massimo si fermano a pochi metri) a motore acceso e senza alcuna considerazione per i bagnanti.
In alcuni casi, i diportisti ne approfittano per svuotare le sentine e lavare le imbarcazioni, con la conclusione che sulla costa si riversano schiuma, residui organici e immondizia.
Come se non bastasse, in aggiunta alle normali disposizioni che regolano la navigazione, dal 2006 sarebbe in vigore l’Ordinanza 75 della Capitaneria di Porto di Milazzo che, su richiesta dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali, servizio per Beni Archeologici, interdice nell’area “l’ancoraggio, la pesca, anche subacquea, le immersioni in apnea e con bombole ad eccezione delle persone espressamente autorizzate dall’Ufficio della Soprintendenza del Mare”.