MESSINA. Giorno 18 agosto, alle ore 19.00, presso Casa Peloro prenderà vita l’evento L’Eco dell’Orca per commemorare il cinquantesimo anniversario dalla pubblicazione di Horcynus Orca, capolavoro del Novecento scritto dal messinese Stefano D’Arrigo. Saranno tre i gruppi messinesi che coopereranno per la riuscita della manifestazione: Oltrestretto, presieduta da Antonino Mangano, e che riunisce expat di Messina e provincia; Messina Scrive, coordinata da Eliana Camaioni, dando voce agli autori messinesi; e Officina del Sole, rappresentata da Lelio Bonaccorso, come espressione degli artisti dell’area peloritana e strettese.
«È emozionante organizzare insieme un evento che celebra un autore che ha portato lustro alla messinesità», dichiarano i rappresentanti dei tre gruppi, «È un chiaro segno di interesse crescente e condiviso da sempre più soggetti nei confronti della cultura, delle eccellenze del territorio e della sua tradizione in ogni epoca, elementi che rendono unica Messina e la sua provincia».
I relatori dell’evento accompagneranno il pubblico nel tracciare i caratteri salienti del capolavoro darrighiano, analizzandone la storia editoriale, sondandone i significati, evidenziando parallelismi tra la realtà narrata e i tempi odierni. L’evento darà spazio ai tributi contemporanei all’opera di D’Arrigo, come omaggio alla sua influenza culturale.
«Seguendo il filo conduttore del testo darrighiano, abbiamo pensato a un evento che possa fare incontrare le esperienze degli expat lette attraverso la lente di Horcynus Orca, la voce degli autori messinesi contemporanei e le suggestioni visive degli artisti peloritani, e portando queste tre anime a dialogare con il pubblico», spiegano i tre rappresentanti, che motivano la scelta di puntare su un evento in cui anche la platea di ascoltatori venga coinvolta nella discussione: «La letteratura e le arti in ogni loro forma sono mezzi con cui si può esercitare e sperimentare la partecipazione attiva. La parola di un autore può rivivere con maggiore forza e la passione per un tema può ravvivarsi grazie all’esperienza interattiva con esso, sviluppando spirito critico e permettendo lo scambio di opinioni: è un terreno fertile per supportare la Bellezza e sottolineare l’importanza del dialogo all’interno di una comunità, la forza delle parole e delle idee, con un legame che unisce passato e presente e che si proietta al futuro».
L’Eco dell’Orca si propone come una “festa di condivisione”, per celebrare la Messina di D’Arrigo e per riflettere sulla contemporaneità messinese, attraverso la narrativa e l’arte, in un dialogo che metta in relazione un’opera che ha lasciato un segno nella critica letteraria novecentesca e la visione con cui al giorno d’oggi si vivono Messina, la percezione delle radici, e la propria natura umana nel contesto peloritano.