In ogni città esistono portali che ci accompagnano indietro nel tempo con l’opportunità di rimanere aggrappati al presente. A Messina, ad esempio, esiste “Le Retrò Studio”: un “mix” tra un’antica bottega di restauro e una galleria d’arte moderna che lo scorso mese di ottobre ha compiuto il primo anno. Laboratorio di restyling e decorazione di interni, dove mobili e arredi riprendono vita, fra emozioni antiche e design moderno.
Tra il profumo di legno lavorato e aromi floreali, come un salone della nonna (lasciato immacolato per gli ospiti) e l’eleganza di una storia moderna, Claudia e Rosa, ricevono tutti, organizzando anche delle mostre all’interno dello Studio. L’ultima in ordine di tempo è stata una mostra sul Collage analogico e digitale. La scorsa settimana, [Di]Stanze del desiderio ,un dialogo fatto di immagini, in cui le interpretazioni dell’erotismo e della sensualità degli autori – Davide e Nunzio – prendono forme diverse ma convergono sempre nel desiderio e nel voyerismo con cui coinvolgono lo spettatore.
I più attenti potranno anche scorgere, tra i ripiani dello Studio, curiosi e talvolta unici oggetti d’arredo antichi, pieno di coccole per l’anima, un toccasana… ambiente suggestivo, in cui si trova il calore di creazioni uniche, maioliche, dipinti, fotografie, lampade, cornici e specchi, chiavi, ma soprattutto mobili che stuzzicano la fantasia.
Come è nato il tutto e come è nata questa idea della bottega? Come vi siete conosciute?
“Lo Studio nasce da un progetto che Claudia porta avanti dal 2010, appena terminati gli studi accademici. Progetto che poi ha concretizzato definitivamente nell’Ottobre del 2018 con l’apertura de Le Retrò Studio – Decorazione d’Interni scegliendo di collaborare con Rosa, amica e collega dai tempi della scuola – prima – e dell’accademia – poi”
Non è una lotta contro il commercio globale e i mobili monta & avvita svedesi, ma è proprio un’altra strada.
Chi entra in questo studio sa che sono gli stessi mobili a scegliere i loro acquirenti: tutto il lavoro viene eseguito a mano, carta vetrata, pennelli e colori pastello che abbracciano tinte intense contemporanee, il legno vivo e massello dei tempi andati, cassapanche, opalina e pomelli.
Tra segatura e pennelli colorati quali sono i vostri gusti “artistici”… Vi ispirate a qualcosa di preciso? Avete dei modelli?
“In realtà nella realizzazione di un pezzo di arredo non abbiamo influenze specifiche, lasciamo che sia il mobile a parlarci e ispirarci.
Di certo quello che risalta all’occhio è il nostro amore per il colore, il resto vien da sé…”
Quali saranno le prossime iniziative che metterete in campo?
“Tra i progetti dello Studio c’è quello di continuare nell’organizzazione di eventi con la collaborazione di giovani artisti locali e non. In futuro abbiamo in mente di pianificare dei laboratori creativi destinati a bambini e adulti per avvicinarli al mondo del restyling. ”
“Io le chiamerei botteghe di cannella, dal colore delle brune boiseries che le rivestono. Quei negozi così nobili, ancora aperti a notte inoltrata, erano sempre stati oggetti di fervidi sogni. Fiocamente illuminati, scuri e solenni, i loro interni odoravano intensamente di vernici, lacca, incenso, aromi di terre lontane e merci rare.”
(Bruno Schulz Le botteghe color cannella – Traduzione di Anna Vivanti Salmon – Einaudi, 2001)