MESSINA. Il patrimonio geologico, la sua conoscenza, la sua valorizzazione, la sua fruizione, la diffusione della cultura geologica e la prevenzione dai georischi. Sono questi i temi che hanno caratterizzato, nel territorio dei Nebrodi, la V edizione della “Settimana del Pianeta Terra”, celebrata in tutta Italia dal 15 al 22 ottobre.
Da Tindari ad Alcara Li Fusi, da Sinagra a Floresta, dalle scuole di Patti a quelle di Mistretta, le geoscienze sono state al centro di incontri, confronti ed escursioni in mezzo alla natura, con la partecipazione di decine di professionisti e docenti che si sono adoperati per divulgare conoscenze e per sensibilizzare l’attenzione verso quanto il territorio nebroideo ci offre: un patrimonio da vivere, da tutelare e da curare.
Tindari ha ospitato il 15 ottobre l’evento “La spiaggia e i laghetti di Marinello a Capo Tindari: tra geologia e bellezze naturali”. Dopo gli interventi di saluto di Michele Orifici per Sigea e Davide Siragusano per l’Ordine dei Geologi di Sicilia, si sono succedute le relazione del decente Giovanni Randazzo, del geologo della citta metropolitana di Messina, Biagio Privitera e del geologo Francesco Gregorio. Dopo il convegno, la giornata, sotto la guida degli esperti geologi Davide Formica e Salvatore Cotone, è proseguita con una escursione geo-archeologica dei partecipanti lungo il sentiero “Coda di volpe” che conduce da Tindari alla riserva natura dei laghetti di Marinello.
Il 18 ottobre, ad Alcara Li Fusi, in occasione dell’annullo filatelico della cartolina dedicata alla “Settimana del Pianeta Terra”, si è svolto l’evento “La valorizzazione dei geositi della Regione Siciliana”. Tema di grande interesse per la valorizzazione del territorio che ha messo a confronto esperti nazionali e regionali. Ai saluti del sindaco Ettore Dottore, di Francesco Cancellieri per Sigea, della geologa Giuseppa Pollina per l’Ordine dei Geologi e del presidente dell’Ente Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, sono seguite le relazioni di Mario Bentivenga dell’Università della Basilicata, di Gioacchino Lena, vice presidente nazionale della Sigea, di Giovanni Randazzo dell’Università di Messina e dei geologi Chiara Cappadonia, ricercatrice presso l’Università di Palermo, Mario Leta, vice presidente dell’ordine dei Geologi di Sicilia, Massimo De Maria, geologo Sigea, Alessandro Licciardello, Presidente dell’Associazione Naturalistica “Nebrodi”.
Il 20 ottobre Sinagra è stata protagonista dell’evento “Conoscenza, tutela, valorizzazione e fruizione del territorio: i sentieri dell’acqua e le gallerie drenanti”. Ha aperto il convegno la presidente del consiglio comunale Lidia Gaudio. Dopo i saluti del consigliere dell’Ordine dei Geologi di Sicilia, Calogero Cannella, del consigliere nazionale Sigea, Michele Orifici, della presidente della Pro Loco di Sinagra, Enza Mola, del rappresentante di BeddaSinagra, Salvatore Mancuso, si sono susseguite le relazioni del geologo Michele Orifici, di Antonino Oieni dell’Associazione Naturalistica “Nebrodi” e del geologo Francesco Spiccia. La giornata, dopo il convegno, è proseguita con una escursione per i sentieri di Santa Maria Xilona, San Leone e del fiume, lungo i quali sono state visitate delle antiche gallerie drenanti di interesse idrogeologico, antropologico e storico risalenti al periodo compreso tra il 1850 e il 1900. Durante il percorso, lo storico Domenico Orifici si è soffermato a raccontare antiche tradizioni sui luoghi attraversati.
Il 21 ottobre, a Floresta, è andato in scena l’evento “Conoscenza, tutela, valorizzazione e fruizione del territorio: affioramenti di interesse paleontologico nell’altopiano di Floresta”. Ai saluti del sindaco Sebastiano Marzullo, del geologo Michele Orifici per Sigea, diVincenzo Piccione per il Centro Educazione Ambientale (Cea) Messina onlus, di Domenica Lucchesi, presidente Anisn Messina – Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali, sono seguite le relazioni di Antonio Stroscio e di Antonino Rindone. A margine del convegno, sotto la guida diRindone, sono stati visitati in escursione due particolari affioramenti di interesse geologico e paleontologico.
Infine, il 21 e 22 ottobre, il Parco dei Nebrodi ha ospitato l’evento “Escursioni nel Parco dei Nebrodi – Lago Maulazzo e Bosco di Sollazzo verde”. Il geologo Alessandro Licciardello, per l’Associazione “iNebrodi”, e Calogero Cannella, per l’Ordine dei Geologi di Sicilia, hanno condotto le due giornate di particolare interesse geo-naturalistico.
“Il territorio dei Nebrodi – spiega Michele Orifici, consigliere nazionale della Società Italiana di geologia Ambientale – dalla costa fino alle sue vette, conserva un patrimonio geologico unico, in alcuni casi addirittura poco conosciuto. Quest’anno la Sigea ha scelto in questo territorio di puntare su aspetti legati sia ai sentieri dell’acqua, fluviali e marini, sia alle antiche gallerie drenanti presenti che caratterizzano in maniera quasi esclusiva, per il grande numero e per le particolari condizioni idrogeologiche, questo settore della Sicilia, sia agli affioramenti di interesse paleontologico”.
“La divulgazione delle geoscienze – commenta Calogero Cannella, consigliere dell’Ordine dei Geologi di Sicilia –è per noi obiettivo primario nella costruzione di una società più consapevole e più attenta al territorio in tutte le sue sfaccettature: da quelle geologiche a quelle paesaggistiche, da quelle antropologiche a quelle storiche. Siamo stati nelle scuole a parlare ai ragazzi di rocce, di alluvioni, di frane, di terremoti. Loro sono il futuro della nostra società, renderli consapevoli siamo certi ci aiuterà a costruire governanti migliori per il territorio che ospiterà le future generazioni: questo per noi fa parte della buona politica di prevenzione dai rischi geologici.”