MESSINA. “Dal 2018 il personale dipendente della Polizia Metropolitana di Messina non percepisce né salario accessorio per prestazioni richieste né (salvo alcune eccezioni) la liquidazione per il lavoro straordinario, (spettanze arretrate che ammontano per gli anni 2017/18/19 a circa 150.000 euro). Nonostante ciò, continua a garantire le prestazioni richieste, a fronte di disposizioni con le quali il Comandante del Corpo ritiene si possa trasformare la spettanza economica dovuta in riposo compensativo in spregio all’art. 38 del CCNL”.

A scriverlo, in una nota, sono Pietro Fotia, Segretario Generale del CSA Regione Autonomie Locali, e Santi Paladino, Responsabile Enti Locali e Vice Segretario Vicario e Responsabile Regionale del Dipartimento “Ex Province”, che lamentano uno stato di disagio da parte dei lavoratori che potrebbe sfociare in sciopero se non arriveranno le risposte richieste da parte dell’Amministrazione, la quale “nonostante le reiterate richieste non ha avviato la contrattazione decentrata, né consente la liquidazione delle prestazioni attinenti scelte organizzative dell’Ente”.

“Una situazione che reca un danno economico rilevante ai dipendenti che sono costretti ad effettuare prestazioni lavorative senza il corrispettivo contrattuale” e che trascorso “infruttuosamente il periodo previsto dalla L. 146/90 e dall’accordo sui servizi pubblici essenziali del comparto regioni autonomie locali, i dipendenti non effettueranno alcuna prestazione inerente il lavoro straordinario per un periodo non superiore a giorni 30, così come deliberato dalla Commissione di Garanzia tranne che per le attività inerenti la rilevazione degli incidenti, ed attività di P.G.”, concludono Fotia e Paladino.

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