MESSINA. Una valanga: una valanga che ha travolto il candidato del centrodestra Dino Bramanti, uscito vincitore dal primo turno. E’ quello che ha provocato Cateno De Luca, dominando il ballottaggio e diventando sindaco di Messina con un vantaggio imbarazzante sull’avversario: Bramanti al primo turno, il 10 giugno, aveva ottenuto diecimila voti in più, aggiudicandosi 195 sezioni su 254, lasciandone a De Luca solo 39, per lo più in estrema periferia sud.

E invece, al secondo turno la situazione è mutata a 180 gradi. Solo per un pelo Cateno De Luca non ha fatto en plein, portandosi a casa 248 sezioni e lasciandone a Bramanti solo sei, tra cui due da pochissime preferenze (e legate all’ambito sanitario), e cioè quella del Piemonte e quella dell’ortopedico di Ganzirri. De Luca ha preso quasi 48mila voti (il 65%), praticamente raddoppiando quelli del primo turno, mentre Bramanti si è fermato a 25.345, perdendone ottomila rispetto al 10 giugno. Oltre che nelle due sezioni speciali, Bramanti ha vinto solo in tre sezioni di villaggio Aldisio.

La mappa, realizzata da Andrea Melson Mauro di DataNinja (e animatore della comunità Open Data Sicilia) mostra, sezione per sezione, i voti dei candidati al ballottaggio, confrontandoli con quelli del primo turno. Cliccando sui pallini, si apre la finestra della sezione corrispondente.

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